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Baby food diet: perché la dieta delle star, a base di omogeneizzati, non è una buona idea

Si chiama Baby Food Diet, la seguono Gwyneth Paltrow e Madonna. Si tratta di un regime alimentare basato soltanto su omogeneizzati. Ma perdere peso mangiando soltanto pappette per bambini è davvero una buona idea? La nutrizionista Leda Roncoroni chiarisce ogni dubbio su questa nuova dieta made in USA.
Intervista a Dott.ssa Leda Roncoroni
Biologa nutrizionista presso il Policlinico di Milano
A cura di Francesca Parlato
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Settembre è quel momento dell'anno in cui pur di perdere quei chili di troppo accumulati durante le vacanze si farebbe davvero di tutto. Perfino mangiare gli omogeneizzati dei bambini. Già perché l'ultima moda in fatto di diete, importata ça va sans dire dagli Stati Uniti, più precisamente dalla personal trainer di Madonna e Gwyneth Paltrow, Tracy Anderson, consiste proprio nel mangiare i classici vasetti di carne, pesce e frutta frullata destinati (solitamente) ai più piccoli. Si tratta della Baby Food Diet. Questo decisamente anomalo regime alimentare parte da tre presupposti: il primo è che se l'omogeneizzato è adatto ai bambini, vuol dire che è sicuro e che non può fare male agli adulti, il secondo è che sono quasi sempre privi di sale e zuccheri aggiunti (nemici giurati della linea e della cellulite) e il terzo è che si tratta di pranzi comodi, non bisogna cucinare e possono essere portati anche in borsa. "Periodicamente ci troviamo a fare i conti con dei regimi alimentari più o meno strampalati, che arrivano quasi sempre dall'estero – ha spiegato a Fanpage.it la dottoressa Leda Roncoroni, biologa e nutrizionista presso il Policlinico di Milano – Ma si tratta quasi sempre, e direi anche in questo caso, di approcci dietetici che lasciano il tempo che trovano".

Perché gli omogenizzati non vanno bene per gli adulti

Davvero un alimento ideato, preparato e cucinato per i bambini (anche nelle porzioni) può essere adatto anche a un adulto? "La risposta per me è noGli omogeneizzati possono essere utilizzati dagli adulti se ci sono delle situazioni particolari alla base, come per le persone che hanno difficoltà nella deglutizione o per chi soffre di morbo di Crohn – ha chiarito la nutrizionista – Ma per il resto non capisco per quale motivo, per dimagrire, dovremmo far ricorso agli omogeneizzati. Meglio seguire la classica dieta mediterranea, 5 pasti al giorno, che se calibrata adeguatamente ci potrà fare sicuramente perdere peso in maniera più salutare". 

Dieta degli omogeneizzati: no, grazie

Secondo le indicazioni di Tracy Anderson per dimagrire a colpi di omogeneizzati bisognerebbe mangiarne circa 14 al giorno, due per la colazione e per lo spuntino e cinque a pranzo e cena. Un investimento economico notevole, visto anche il costo di ogni barattolino. "Oltre al problema dei prezzi, elemento comunque da non sottovalutare, pensiamo anche al gusto – afferma la nutrizionista – Gli omogeneizzati in barattolo, sono controllati, non sono certo un'esplosione di sapori. Non dobbiamo dimenticare che il cibo non serve soltanto alla nostra sopravvivenza ma è anche convivialità, socialità, condivisione". Gli omogeneizzati allora lasciamoli ai bambini.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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