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Assorbenti gratis per le studentesse: le scuole italiane dove il ciclo non è un lusso

Mentre il Governo sembra aver dimenticato il tema della tampon tax e continua a considerare gli assorbenti un bene di lusso, piuttosto che di prima necessità, sul territorio nazionale sono diverse le iniziative lodevoli con cui si sta prendendo posizione. Dopo le farmacia comunali, che hanno tolto la tassa sui prodotti igienici femminili, arrivano le tampon box nelle scuole, acquistate dagli studenti stessi.
A cura di Giusy Dente
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Si chiama tampon box: è una scatola messa gratuitamente nei bagni pubblici, a disposizione delle donne che in quel momento sono sprovviste di assorbenti. L'iniziativa ha riscosso molto successo in diverse scuole europee ed è stata adottata anche in Italia: uno dei primi è stato il Liceo linguistico e delle scienze umane Carlo Porta di Erba, in provincia di Como, circa un anno fa. Seguendo l'esempio dell'istituto, molti altri stanno facendo lo stesso con grande sensibilità, per dare un contributo concreto a qualcosa su cui le donne si battono da tempo: le mestruazioni non dovrebbero essere considerate un lusso.

Assorbenti accessibili a tutte

In Italia c'è ancora molto da fare, se si confronta la situazione del nostro Paese con quella della Scozia (e non solo). Lì dal 2018 i prodotti igienici femminili sono finanziati interamente dallo Stato: è stata la prima nazione al mondo a rendere gli assorbenti gratuiti e dunque accessibili davvero a tutta la popolazione. La situazione italiana è molto diversa: la tampon tax è ferma al 22%, notevolmente più alta rispetto a quella di Francia, Olanda, Inghilterra. Mentre la politica non riesce a sbloccare una questione ferma da tempo, ci sono diverse realtà locali che si stanno muovendo in autonomia, per abolire questa tassa che di fatto considera gli assorbenti un bene di lusso, quando invece sono del tutto indispensabili.

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Le farmacie comunali di Firenze, per esempio, hanno detto addio alla tassa sui prodotti igienici femminili. Con lo stesso scopo, il Tampon Tax Tour si sta spostando da Nord a Sud, proprio per sensibilizzare su questa questione e raccogliere firme utili per chiedere al Parlamento l'abolizione della tampon tax con la prossima legge di bilancio. Anche le scuole si stanno mobilitando per contribuire a restituire dignità al corpo delle donne.

Instagram Story Liceo Colombini @liceocolombini_pc
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Tampon box a scuola

Tante altre scuole hanno seguito l'esempio del Liceo linguistico e delle scienze umane Carlo Porta di Erba, che aveva messo a disposizione delle studentesse delle tampon tax nei bagni dell'istituto. A ruota, simili iniziative si stanno attuando anche altrove. La scatola che distribuisce gratuitamente assorbenti è presente presso l'Istituto magistrale Elena Principessa di Napoli e di recente è stato introdotto anche al Cassinari di Piacenza e al Boccioni di Milano. Qui l'iniziativa si deve a un Collettivo che ha deciso di destinare mensilmente parte del fondo cassa per comprare confezioni di assorbenti.

Instagram Story Liceo Colombini @consulta.liceocolombini
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Un secco no alla tampon tax arriva anche dal Colombini di Piacenza, che su iniziativa del rappresentante degli studenti e della consulta provinciale studentesca ha messo a disposizione delle ragazze assorbenti da prelevare gratuitamente nei bagni dell'istituto. È stato chiesto un contributo volontario e la raccolta fondi ha funzionato: ragazzi e ragazze sono stati ben felici di contribuire a una causa che ha unito tutti, per ribadire che le mestruazioni non sono un lusso, né un tabù.

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