Armani resta indipendente: “Re Giorgio” non venderà la sua azienda all’estero

Negli ultimi tempi sono sempre di più le Maison di moda italiane famose in tutto il mondo passate in mani straniere, prime tra tutte Gucci, Fendi, Versace, ma ce n'è una che resiste e che continua a rimanere indipendente. Si tratta di Armani, la griffe che porta il nome del "re Giorgio": ecco cosa ha dichiarato lo stilista dopo aver ricevuto moltissime richieste per rilevare il marchio.
Giorgio Armani rivela perché non vuole vendere la griffe
Non è passato neppure un mese da quando la notizia della vendita di Versace a Michael Kors ha fatto il giro del mondo in pochissimi giorni ma negli ultimi tempi si continua a parlare dei marchi italiani che sono stati acquistati da holding straniere, da Fiorucci a Bottega Veneta, fino ad arrivare a Gucci. Ce n'è però uno che riesce a resistere alla "tentazione", si tratta di Armani, il cui fondatore e stilista Giorgio Armani in un'intervista rilasciata a Milano Finanza ha dichiarato di voler mantenere l'indipendenza della sua griffe. Certo, ha ricevuto moltissime richieste per rilevare il marchio ma la risposta è stata sempre la stessa, ovvero un secco "no". "Ho sempre creduto che l'indipendenza economica fosse il principio fondamentale per lavorare in piena libertà. Per queste Maison, l'anima è italiana: e se questa viene mantenuta intatta, allora i gruppi internazionali sono utili", ha affermato "re Giorgio". Secondo il designer 84enne, se da un lato la vendita sarebbe un simbolo di cambiamento e globalizzazione, dall'altro ferirebbe l'orgoglio nazionale. Ad oggi Armani è il secondo gruppo del lusso italiano dietro Prada, ha generato vendite per 2,3 miliardi di euro nel 2017 e soprattutto viene gestito da una fondazione che risulterebbe difficile da smantellare per qualsiasi soggetto esterno. Re Giorgio ha intenzione di guidare quest'ultima fino alla sua morte.