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Apre il primo negozio Supreme in Italia: opere d’arte, murales e tavole da skate

Oggi giovedì 6 maggio il flagship store di Supreme a Milano apre ufficialmente i suoi battenti al pubblico. All’interno si riconosce subito lo stile da concept store che caratterizza il brand: t-shirt piegate in ordine maniacale sugli scaffali, installazioni artistiche e murales. Un vero e proprio luogo “sacro” per gli appassionati.
A cura di Beatrice Manca
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L'attesa è finita: Supreme ha aperto il suo primo punto vendita italiano a Milano, in corso Garibaldi 20. I fan del marchio di streetwear sono in trepidazioni da giorni: il brand newyorkese ha dato l'annuncio attraverso una serie di indizi sparsi per la città, dai tradizionali cartelloni ai video su Instagram. I più fortunati sono anche riusciti ad ottenere il ticket per poter entrare oggi a fare acquisti, cercando di ottenere una delle rarissime Box Logo dedicate all'Italia (prezzo 44 euro) destinate a diventare un pezzo da collezione. Al primo sguardo si riconosce l'estetica minimal e ordinata che caratterizza i punti vendita del brand: più un concept store che un negozio, un luogo "di culto" per gli appassionati.

L'apertura di giovedì 6 maggio

Il negozio si trova in Corso Garibaldi 20, all'angolo con piazza San Simpliciano, e ha una superficie di circa 450 metri quadrati. Il negozio è aperto dal lunedì al sabato, dalle 11 alle 7:30, e la domenica, da mezzogiorno alle 6 del pomeriggio. All'interno si riconosce subito lo stile da concept store che caratterizza tutti i punti vendita di Supreme nel mondo: t-shirt piegate in ordine maniacale sugli scaffali o appese in espositori minimal, uno stile completamente diverso dai negozi di abbigliamento da skater tradizionale. Questa estetica ricercata ha fatto distinguere Supreme dai suoi competitor, accreditandolo come brand esclusivo.

Il negozio Supreme a Milano
Il negozio Supreme a Milano

Oggi ha una nuova proprietà, e il negozio di Milano in qualche modo riflette il nuovo corso: lo scorso anno è entrato a far parte di VF Corporation, il gruppo che possiede anche Vans. Il "new deal" prende le mosse dalla conclusione di una lunga battaglia legale con "Supreme Italia", marchio pugliese che copia l'iconica scritta rossa. Un caso di legit fake – cioé di falso dichiaratamente falso – che farà giurisprudenza. Il negozio ha aperto al pubblico il 6 maggio: per entrare bisogna essere muniti di un ticket per fare la coda, dove è indicato l'orario, il tempo di permanenza e le regole per fare shopping. L'inaugurazione ufficiale però è stata il giorno precedente, per un'anteprima dedicata a stampa e influencer, a cui era presente anche la cantante Myss Keta.

L'interno del negozio
L'interno del negozio

Il negozio Supreme è un santuario per appassionati

Il punto vendita di Milano è più uno spazio espositivo che un vero e proprio negozio: muri bianchi e pavimento in parquet, come una galleria d'arte. Ci sono i prodotti in vendita, sì, ma lo spazio è dominato dalle istallazioni artistiche a forma di angelo e di dragone e dai decori colorati sulle pareti immacolate. Il più riconoscibile è sicuramente il "bullet hole", il foro di proiettile, che caratterizzava la Box Logo Shibuya. La parete di fondo è dominata da un maxi schermo e ricoperta da adesivi, chiaro riferimento al mondo dello skate dove tutto nasce. Insomma, già al primo sguardo si capisce che entrare nel negozio fisico di Supreme ha poco a che fare con l'acquisto in sé (che si può fare su Internet). Piuttosto un'esperienza artistica, un rito collettivo, un momento "sacro" per la tribù degli appassionati: questa ritualità esclusiva è ciò che ha reso Supreme molto più che un marchio di streetwear.

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