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Allergia all’istamina: cos’è, i sintomi e cosa non mangiare

L’allergia all’istamina è molto diffusa ma non tutti sanno riconoscerne i sintomi. Scopriamo cos’è e quali sono gli alimenti da evitare e quelli da inserire nella dieta.
A cura di Redazione Donna
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L'allergia all'istamina detta anche istaminosi è molto diffusa sia tra gli adulti che tra i bambini anche se poco conosciuta e spesso sottovalutata. In realtà non si tratta di una vera e propria allergia ma di un'intolleranza che si presenta con sintomi quali: prurito, orticaria, mal di testa, nausea, gonfiore addominale, che compaiono di solito dopo aver mangiato determinati cibi che hanno causato lo scatenarsi dell'allergia. È importante quindi sapere quali sono gli alimenti da evitare, quelli che contengono istamina e gli istamino-liberatori, e quelli da inserire nella dieta. Ma scopriamo di più!

Cos'è l'istamina?

L'istamina è una molecola che si trova nel nostro corpo, ma anche in diversi alimenti sia di origine vegetale che animale, si stabilisce all'interno delle cellule e regola la risposta allergica. Nei soggetti intolleranti all'istamina questa si accumula nel sangue dopo i pasti rivelandosi con la comparsa dei sintomi allergici.

Quali sono i sintomi dell'intolleranza all'istamina?

L'intolleranza all'istamina comprende vari sintomi che di solito si scatenano dopo i pasti nell'arco di circa mezz'ora. Quelli più frequenti sono prurito e orticaria che spesso sono accompagnati anche da gonfiore addominale, nausea e in alcuni casi diarrea e vomito, oltre a mal di testa, cefalea e vertigini. Tutti sintomi che non vengono ricondotti subito a questa intolleranza, in quanto non è possibile rilevarla attraverso un test come si fa per le allergie alimentari. Di solito i disturbi durano qualche ora e possono regredire anche spontaneamente. È importante però capire quali alimenti possono scatenarla. Vediamo quindi quali sono i cibi ricchi di istamina da evitare.

Allergia all'istamina: cosa mangiare e cosa evitare

In caso di intolleranza o allergia all'istamina, bisogna evitare prodotti fermentati o troppo lavorati e stagionati, oltre a cibi in scatola, cibi pronti o riscaldati e prodotti conservati per molto tempo. Inoltre è consigliabile non mangiare cibi istamino-liberatori, quelli che favoriscono la produzione di istamina da parte dell'organismo.

Ecco gli alimenti ricchi istamina:

  • Tra la carne troviamo: salumi, insaccati, carne in scatola, prosciutto crudo, cotto e affumicato, mortadella, salsicce e tutti gli affettati in genere;
  • riguardo al pesce sono da evitare: sgombro, sardine, tonno, frutti di mare, acciughe, aringhe, pesce in scatola, marinato o essiccato, ma anche salse a base di pesce;
  • meglio poi non consumare i formaggi stagionati, sia a pasta dura che a pasta morbida e il formaggio fuso;
  • tra gli altri alimenti ricchi di istamina troviamo spezie, crauti, pomodori in scatola, legumi, uova, lievito, tofu e soia fermentata, avocado, vino.

Invece tra gli alimenti istamino-liberatori troviamo:

  • cioccolato e cacao;
  • tra la frutta: agrumi, fragole, papaya, ananas, banana, pera, uva, kiwi, lampone;
  • frutta secca;
  • latte;
  • uova crude;
  • pomodori, spinaci , melanzane e zucca;
  • frutti di mare;
  • carne di maiale;
  • caffè e tè.

Dieta per gli intolleranti all'istamina

In caso di intolleranza all'istamina è meglio inserire nella propria dieta alimenti senza istamina, quelli freschi, non stagionati e non in scatola: verdure a foglia larga, zucchine, carote, cetrioli, ma anche carne e pollame fresco oltre a merluzzo e trota. Tra la frutta sono da preferire melone, mele, pere, ciliegie, mirtilli e prugne. Anche l'olio extravergine di oliva è privo di istamina e può essere tranquillamente utilizzato nella dieta dei soggetti allergici all'istamina.

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