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Olimpiadi Tokyo 2020

4 donne da record alle Olimpiadi: età e pregiudizi non sono limiti quando si vuole coronare un sogno

Viviana Bottaro, Irma testa, Hend Zaza, Mary Anna: sono quattro donne che, per motivi diversi, sono entrate nella storia delle Olimpiadi. Sono rispettivamente: la prima karateka e la prima donna pugile italiane ai Giochi, la più giovane e la vera e propria veterana.
A cura di Giusy Dente
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a sinistra Viviana Bottaro, a destra Irma Testa
a sinistra Viviana Bottaro, a destra Irma Testa
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La cerimonia di apertura di venerdì 23 luglio sancirà ufficialmente l'inizio delle Olimpiadi: sarà la prima edizione post pandemia, dopo il rinvio dello scorso anno dovuto appunto all'emergenza sanitaria in pieno corso. L'Italia porta a Tokyo i suoi 383 migliori atleti. Tra questi, Jessica Rossi ed Elia Viviani sono stati scelti come portabandiera dell'Italia: due per la prima volta, per rispettare la parità di genere. Alla pallavolista Paola Egonu invece l'onore di sfilare col vessillo olimpico a cinque cerchi: un forte messaggio di inclusione e uguaglianza. Sono 197 gli uomini e 187 le donne che gareggeranno nelle varie discipline. Tra queste ce ne sono alcune da record.

1. Viviana Bottaro: tecnica ed espressività sul tatami

Viviana Bottaro dopo essersi imposta nel ranking mondiale del kata, è riuscita a guadagnare il suo posto a Tokyo, che le vale un record importante oltre che una grande soddisfazione personale. La 33enne genovese, infatti, è la prima atleta azzurra a gareggiare alle Olimpiadi in qualità di karateka: mai nessuna, prima di lei, era riuscita a salire sul tatami olimpico. Laureata in Scienze Motorie fa parte del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro e dal 2013 si allena con Roberta Sodero. La sua scalata si è arricchita nel tempo di numerosi riconoscimenti: vanta nel palmarès tre ori, 12 bronzi e 11 argenti. Il kata, la sua specialità, è una delle due anime del karate. Mentre il kumite è il combattimento corpo a corpo, il kata è una disciplina che fonde tecnica, espressività, ritmo, potenza e forme. È una sorta di simulazione, un combattimento contro avversari immaginari, ma non per questo vuoto o meno di valore.

Viviana Bottaro
Viviana Bottaro

2. Irma Testa: il ring non è per soli uomini

Per Irma Testa Tokyo 2020 è la seconda partecipazione alle Olimpiadi. A Rio 2016 aveva segnato il record di prima donna pugile italiana nella storia della manifestazione sportiva. Tanti sacrifici, tanto impegno, tanta dedizione per lei, soprannominata Butterfly per la grazia e la femminilità con cui affronta il ring. A Rio così come a Tokyo, infatti, porta la passione per uno sport tradizionalmente considerato per soli uomini. La sua presenza in una competizione di livello così alto sfida questo infondato tabù e anzi incentiva le ragazze che nutrono lo stesso interesse a non lasciarsi scalfire da pregiudizi di genere e a portare avanti i loro interessi con grinta e determinazione. L'ultimo titolo portato a casa è stato la medaglia d'oro agli Europei 2019, dove si è laureata campionessa nella categoria dei pesi piuma.

Irma testa
Irma testa

3. Hend Zaza: 11 anni e un grande amore per la racchetta

Hend Zaza è l'atleta olimpionica più giovane di questa edizione. Ha soli 11 anni ed è anche la prima atleta a rappresentare la Siria nella disciplina del ping pong. Lei è nata e crescita ad Hama, a 150 Km da Aleppo. Nella guerra civile che scuote il Paese da anni, più volte la sua città è finita al centro dei bombardamenti. Ma non c'è stato nulla capace di fermare la sua passione per il ping pong: si è allenata tutti i giorni con tenacia senza mai perdersi d'animo e senza farsi spaventare, senza farsi scoraggiare quando piovevano bombe né quando mancava la corrente. È riuscita a classificarsi 155esima nel ranking mondiale.

Hend Zaza
Hend Zaza

4. Mary Hanna: una vita intera a cavallo

Mary Hanna ha trascorso gran parte della sua vita in sella ad un cavallo. L'australiana pratica equitazione da quando era solo una bambina ed è una vera e propria veterana: è arrivata alla sua sesta partecipazione olimpica. A Tokyo 2020 è quella più anziana, coi suoi 66 anni, anche se il record lo aveva già stabilito alla precedente edizione. All'età di 61 anni, dunque a Rio 2016, aveva superato il collega Bill Roycroft. L'atleta gareggerà in sella al cavallo Calanta.

Mary Hanna
Mary Hanna

Il regolamento messo a punto dal Comitato Olimpico Internazionale non ha stabilito limiti di età per partecipare alle gare, rifacendosi alla regolamentazione internazionale di ogni singolo sport circa l’idoneità. Né lo skateboard né il surf per esempio hanno un limite e infatti gareggia per la prima disciplina l’appena 12enne Sky Brown. Altri sport hanno dei minimi di età, che sono comunque generalmente bassi: 16 anni per la ginnastica, 18 per la boxe. Ha 16 anni Benedetta Pilato, orgoglio italiano del nuoto, che fa il suo debutto ai Giochi Olimpici quest'anno. Gli occhi del mondo sono puntati su questi atleti, che con passione hanno portato avanti il loro sogno a cinque cerchi, coronandolo senza lasciarsi scoraggiare da ostacoli, pregiudizi né tantomeno dall'età.

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