Una donna su tre è vittima di violenza: i dati allarmanti sul femminicidio
La violenza sulle donne e i fenomeni di sessismo sono dei problemi molto diffusi e solo negli ultimi anni si sta cominciando ad affrontarli nel modo adeguato. La Conferenza mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino nel 1995, è stato il primo momento significativo per il raggiungimento della parità tra i generi. 189 paesi si sono infatti impegnati a ridurre i fenomeni di sessismo e di discriminazione nei confronti del sesso femminile.
Oggi, le Nazioni Unite hanno confrontato le statistiche attuali con quelle di qualche anno fa che si occupano di femminicidio e i dati emersi sono allarmanti, soprattutto quando si parla di abusi e violenze. Circa il 35% delle donne in tutto il mondo ha subito violenza fisica nel corso della vita, praticamente una su tre. Il 38% delle vittime di abusi viene uccisa dal partner e nel 35% dei casi sono proprio i compagni intimi ad essere i più violenti. Le statistiche hanno dimostrato anche che una ragazza minorenne su 10 è stata costretta a fare sesso e che nella maggior parte dei casi si ha il terrore di segnalare gli abusi sessuali e fisici subiti. I risultati non sono, però, tutti negativi.
E’ stato dimostrato infatti che le differenze tra i due sessi si assottigliano sempre di più. I tassi di alfabetizzazione continuano a migliorare, così come il divario salariale e la presenza delle donne nei ruoli di leadership. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, non è però ancora soddisfatto dei risultati ottenuti, considerati “irregolari e inaspettatamente lenti”. Entro il 2030, spera di poter assicurare al sesso femminile di vivere in un mondo dove tutti abbiano uguali diritti e possibilità.