Tre motivi per cui dovremmo andare in bicicletta: fa dimagrire, tonifica e fa bene al cuore
I 215 milioni di euro stanziati dal Governo per incoraggiare l'acquisto di bici e monopattini sono andati esauriti in un solo giorno. Da quando gli autobus e le metropolitane sono diventati dei luoghi da frequentare il meno possibile a causa del Coronavirus, gli italiani hanno messo da parte la pigrizia e optato per dei mezzi di trasporto più green, acquistando oltre 540mila biciclette dal lockdown a oggi. Ma pedalare oltre a rappresentare una scelta eticamente condivisibile in questo momento storico, è anche un'assicurazione per la salute e per la forma fisica. "Andare in bici con regolarità è un modo per dimagrire, tonificare le gambe, migliorare la circolazione e allenare il nostro cuore" ha spiegato a Fanpage.it la personal trainer Francesca Fanolla.
1. La bicicletta fa dimagrire
Se vogliamo perdere qualcuno dei chili di troppo che abbiamo accumulato durante il lockdown, la bicicletta è sicuramente un'alleata perfetta. "Ovviamente bisogna abbinare anche un corretto stile alimentare. Ma in generale andare in bicicletta con regolarità per almeno 45-60 minuti al giorno darà una bella spinta al metabolismo". Per rendere l'allenamento più intenso possiamo divertirci a giocare con le marce e la velocità: "Se possibile cerchiamo di intervallare percorsi in piano e salite, in modo da dare uno stimolo ancora più intenso al metabolismo. E se abbiamo una bicicletta con le marce, sfruttiamole. Passato un po' di tempo ci renderemo conto che anche le nostre gambe saranno più toniche".
2. Addio cellulite e ritenzione idrica
Oltre a tonificare le gambe, la bicicletta è un'alleata importante anche di soffre di ritenzione idrica. "La pedalata – spiega la personal trainer – è un movimento ciclico, a catena cinetica chiusa, questo vuol dire che è utile per contrastare il ristagno linfatico e per chi ha problemi di circolazione periferica (soprattutto le donne)". Per vedere dei risultati significativi è importante anche in questo caso la costanza e andare in bici almeno 4-5 volte la settimana. "Per chi vuole lavorare proprio sulla cellulite consiglio di fare attenzione anche in questo caso a velocità e dislivelli e di sfruttare le marce". In questo caso ovviamente la bici smette di essere un mezzo di trasporto ma diventa uno strumento di allenamento a tutti gli effetti, per lavorare in particolare su quadricipiti e polpacci. "Attenzione però ai glutei – avverte la personal trainer – chi vuole lavorare su questa parte del corpo deve pedalare (per una parte del percorso, non tutto) in piedi e in percorsi in salita. In questo modo l'azione di spinta del gluteo, a lungo andare, darà i suoi effetti".
3. Pedalare fa bene al cuore e ai polmoni
Se facciamo attenzione a evitare percorsi dove sono le auto a farla da padrone e dove c'è un alto tasso di smog, la bici è perfetta anche per i nostri polmoni: "Lo sforzo di pedalare, ancora di più se facciamo un percorso con una salita piuttosto lunga, richiederà un quantitativo di aria maggiore, e se ci troviamo in un parco oppure sul mare, respireremo aria pulita e ossigeneremo al meglio il nostro organismo". Anche il cuore può trarre beneficio dalla bicicletta: "Pedalare comporta un lavoro aerobico per il nostro sistema cardiovascolare, stimolando la pompa cardiaca. Se portato a un'intensità leggermente superiore alla norma (rispetto quindi alla classica passeggiata) può essere molto allenante. I soggetti cardiopatici devono fare invece attenzione: accelerazioni improvvise o forti pendenze possono infatti essere troppo stressanti per il cuore".
Bicicletta e controindicazioni
Non solo chi soffre di problemi al cuore deve fare attenzione a non esagerare con gli allenamenti in bicicletta, anche chi ha problemi alle articolazioni deve pedalare con più cautela. "In particolare chi soffre con le ginocchia – spiega la personal trainer Fanolla – deve evitare di pedalare con marce troppo pesanti o fare troppe salite". Mentre per chi soffre di dolori alla cervicale la postura da mountain bike potrebbe essere un problema: "A differenza delle city bike, in queste biciclette il manubrio è molto basso, a volte anche più basso del sellino, e questo può accentuare l'iperestensione del capo e un'iperlordosi cervicale".
Oltre la bici
E se pedalare non vi basta e volete abbinare un'altra disciplina, le più consigliate sono quelle che favoriscono lo stretching, come il pilates: "Può essere utile abbinare un'attività che elimini le tensioni muscolari che si accumulano sulla bicicletta a causa dei pesi (pensiamo agli zaini o alle borse) che ci portiamo in sella". E poi, visto che le gambe sono già impegnate in un lavoro di tonificazione possiamo andare ad allenare la parte alta del corpo. "Il lavoro aerobico e il movimento sono già garantiti dalla bicicletta, per questo conviene concentrarci con un lavoro in sala pesi, o a casa, con l'uso di piccoli attrezzi, per tonificare anche le braccia".
Per chi inizia a pedalare
E se avete perso il primo bonus biciclette e non vedete l'ora di poter approfittare del secondo (nella nuova legge di Bilancio sono stati stanziati altri 20 milioni per il 2021) ci sono alcune indicazioni da seguire per iniziare: "Innanzitutto cominciamo a pedalare almeno 20-25 minuti al giorno, aumentando man mano la quantità di tempo. Possiamo arrivare a una o anche due ore per ogni uscita". Se possiamo cerchiamo di comprare biciclette dotate di cambio. "Iniziamo sempre con marce leggere o medie che ci consentano una pedalata fluida, senza particolari sforzi. Con il tempo impariamo a giocare con le marce, in modo da rendere le nostre uscite oltre che più allenanti anche più divertenti".