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Su Rai2 va in onda il sessismo da commedia sexy. Laura Boldrini: “Paghiamo il canone per questo?”

Il tutorial su come fare la spesa in modo sexy, andato in onda su Rai2 nel programma detto fatto ha alzato un polverone di dimensioni enormi. Nonostante la sospensione del programma e le prese di distanza dell’amministratore delegato Salini e del direttore di Rai 2 Ludovico Di Meo, la politica non è stata a guardare. Laura Boldrini a Fanpage.it: “Dobbiamo affermare la dignità delle donne”.
A cura di Giulia Torlone
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Nel programma Detto Fatto su Rai2 è stato trasmesso un pessimo messaggio di sessimo”. Non usa mezzi termini l’onorevole Laura Boldrini che a Fanpage.it ha affidato il suo commento sul polverone sollevato dopo la puntata di ieri di Detto Fatto, format in onda tutti i giorni con Bianca Guaccero in conduzione. Per chi non conoscesse ancora l’episodio, possiamo riassumerlo così: su Rai2 è andato in onda un tutorial su come fare la spesa in maniera sexy. La ballerina Emily Angelillo spiega, a favore di telecamera, come spingere il carrello con i tacchi, quale camminata adottare tra le corsie di un supermercato e come prendere i prodotti dagli scaffali in modo provocante. Il tutto condito da una musica da commedia sexy d’antan. Il tripudio del non-sense e della pessima televisione.

L'indignazione corre dal web e arriva alla politica

Il web è insorto. Alla vigilia della giornata contro la violenza sulle donne, con litri di inchiostro spesi per cercare di far passare messaggi diversi, per dare spazio e voce alle migliaia di donne che portano avanti battaglie di parità e autodeterminazione, il servizio pubblico sforna un contenuto di questa bassa caratura. Non poteva passare inosservato anche a livello politico, tanto che l’indignazione dell’On. Laura Boldrini è palese: “Una cosa indecente soprattutto perché parliamo del servizio pubblico. Ma il canone pagato dai cittadini e dalle cittadine può mai servire a questo tipo di programmazione? No, non può. La battaglia che dobbiamo portare avanti è cambiare anche la narrazione e il linguaggio sulle donne, affermando la loro dignità, che certo non è racchiusa in questi stereotipi maschilisti, beceri e superati”.

La Rai si scusa, ma la pezza messa non basta

È proprio la narrazione che deve cambiare, il linguaggio con cui le donne vengono raccontate o raccontano loro stesse. E vale poco la presa di posizione dell’amministratore delegato Salini, la mancata messa in onda di oggi del programma. Aver solamente pensato che un tutorial su come fare la spesa in maniera sexy fosse socialmente accettabile è già di per sé fuori dalla realtà. In Una nota, il direttore di Rai2 Ludovico Di Meo ha fatto sapere:

"Il programma è incappato in un gravissimo errore, non certamente voluto, del quale io per primo mi scuso con le telespettatrici e i telespettatori. Nonostante non fosse nelle intenzioni avvalorare stereotipi femminili negativi – che tutti sono d’accordo nel biasimare e condannare – si è sopravvalutata la carica ironica a dispetto di una chiave che è risultata chiaramente offensiva".

La carica ironica di cui parla il direttore non è stata capita? È stata sopravvalutata? No. Non c’è da strappare una risata cavalcando immagini volgari e stereotipate che minano il faticoso percorso che negli ultimi anni si sta facendo per combattere questo genere di rappresentazione. La Rai ha un potere immenso: quello di arrivare nelle case degli italiani ogni giorno, a qualunque ora. È una responsabilità che dovrebbe far scaturire la necessità di tornare a fare servizio pubblico nel vero senso del termine: quello di educare, indirizzare, far aprire gli occhi. A Viale Mazzini sono ancora molto lontani dall’aver intrapreso la strada più giusta.

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Trent’anni, giornalista professionista, si occupa di politica e questioni di genere tra web, carta stampata e tv. Aquilana di nascita, ha studiato Italianistica a Firenze con una tesi sul rapporto tra gli intellettuali e il potere negli anni duemila. Da tre anni è a Roma, dedicando anima e cuore al giornalismo. Naturalmente polemica e amante delle cose complicate, osserva e scrive per capirci di più, o per porsi ancora più domande. Profondamente convinta che le donne cambieranno il mondo. 
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