Sports Illustrated, la ‘Bibbia del bikini’ diventa inclusiva: una modella transgender in copertina
Per anni, il numero sui costumi da bagno di Sports Illustrated ha fissato l'archetipo della femminilità: donne bellissime in bikini sullo sfondo di spiagge paradisiache. Peccato che fossero tutte bianche e taglia campionario: una visione limitata e stereotipata della bellezza, che nella società attuale non trovava più spazio. Così, anche più la sexy e ammiccante delle riviste ha deciso di cambiare strada e ha iniziato a includere nei suoi servizi modelle di differenti etnie e taglie, plus size o con l'hijab. L'ultimo numero della rivista ha infranto un altro tabù: come annunciato mesi fa, in copertina c'era la modella Leyna Bloom, prima donna nera e transgender a posare sulla famosa rivista.
La prima donna trans sulla copertina di Sports Illustrated
Leyna Bloom è una modella e attrice di origini filippine cresciuta nel South Side di Chicago: un'adolescenza difficile, in uno dei quartieri più poveri della città, dove la sua identità di genere costituiva motivo di continui soprusi e discriminazioni. Ma Leyna ce l'ha fatta: ha sfilato per Tommy Helfiger e ha posato per campagne pubblicitarie di Levi's e H&M. Ora ha fatto la storia come la prima modella trans sulla copertina di Sports Illustrated: è ritratta sulla sabbia, con i capelli ricci mossi dal vento e un costume intero bianco con scollatura a V firmato da Gil Rodriguez.
Leyna Bloom aveva posto precise condizioni per il servizio: ha scelto lei di posare con un costume intero perché la faceva sentire a proprio agio, rifiutando modelli troppo sgambati o troppo "mini". Arrivare sulla copertina della famosa rivista statunitense rappresenta un enorme traguardo professionale come modella: sulla copertina di Sports Illustrated sono apparse le top più celebri di tutti i tempi, da Elle Macpherson a Tyra Banks. Ma nel suo caso rappresenta un traguardo per tutta la comunità trans, che ancora oggi fatica per essere legittimata nella società e nell'industria della moda.
Perché è una copertina storica
La modella ha poi condiviso lo scatto sui social in un moto di genuino orgoglio: si tratta di uno scatto storico perché, spiega, dà visibilità a una categoria molto spesso lasciata ai margini, denigrata, e ancora non pienamente legittimata. "Molte ragazze come noi non hanno la possibilità di vivere i propri sogni – ha scritto su Instagram – o di vivere affatto. Spero che la mia copertina renda più forti le ragazze che faticano per essere viste, per sentirsi apprezzate. Voglio essere una guida verso un futuro di rispetto e di apprezzamento per tutte le donne, di ogni forma e con ogni tipo di vissuto". Troppe volte si sente dire che una donna trans non è pienamente una donna: Sports Illustrated dimostra che la femminilità e la bellezza non conoscono etichette e non si limitano al sesso biologico. Non si tratta "solo" di una copertina: Sports Illustrated per decenni è stata la "bibbia" del bikini, il compendio della sensualità contemporanea. Aprirsi anche le donne trans significa ribadire un messaggio tanto semplice quanto rivoluzionario: le donne transgender sono donne, punto.