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Saldi 2021 al via oggi: 10 regole per fare affari in sicurezza

Oggi 2 gennaio iniziano i saldi in alcune regioni italiane. L’occasione che molti aspettavano per togliersi qualche sfizio e rifare il guardaroba. Per tornare a casa sereni e soddisfatti dopo un giro per negozi, però, bisogna avere delle accortezze. Come rispettare scrupolosamente le regole anti-Covid, leggere bene i cartellini e mai buttare lo scontrino.
A cura di Beatrice Manca
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Oggi 2 gennaio iniziano i saldi in Molise, Basilicata e Valle D'Aosta. L'Italia è ancora in zona rossa, il che significa che la maggior parte dei negozi sono ancora chiusi: tra gli esercizi commerciali che possono aprire però ci sono i negozi di biancheria e chi vende articoli per bambini e neonati. Per tutti gli altri se ne riparla il 4 gennaio, quando il Paese sarà in zona arancione. Per ovviare a questo problema, altre Regioni hanno scelto di far slittare la data di inizio con un rinvio dell'ultimo minuto, scegliendo date più in là nel mese. Dopo mesi di negozi chiusi e uscite limitate, l'arrivo dei saldi per molti significa un pomeriggio di shopping e spensieratezza. L'occasione per rinnovare il guardaroba, ma anche un modo per togliersi qualche sfizio dopo tanti giorni in casa. Per tornare a casa sereni e soddisfatti però è importante seguire alcune regole, come quelle che suggeriscono Confcommercio e Federazione Moda nel loro decalogo: in questo modo si evitano le truffe e si colgono le vere occasioni. Quest'anno è più importante che mai evitare folle e assembramenti: la pandemia in corso non ci permette di abbassare la guardia, quindi bisogna seguire le regole anti contagio anche durante lo shopping, come ha spiegato anche il virologo Fabrizio Pregliasco intervistato da Fanpage.it. Ecco dieci consigli per uscire a fare acquisti in tutta sicurezza.

1. Controllare bene i prezzi

Prima di correre in cassa, occhio al cartellino: il negoziante deve obbligatoriamente indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Una buona strategia è informarsi prima sul prezzo pieno dei capi che ci interessano, in modo da evitare cartellini "gonfiati" ad hoc per far sembrare maggiore lo sconto.

2. Avere le idee chiare su cosa comprare

Il rischio è che, nell'entusiasmo dello shopping, si torni a casa con cose che non servono. Meglio allora fare una lista prima di uscire e chiedersi: cosa mi serve davvero? Quanto posso spendere? Individuare prima gli articoli su cui puntare e avere un "piano" d'acquisto ben chiaro in mente ci aiuterà ad andare a colpo sicuro. Così si evita di perdere tempo (e denaro) e si riduce allo stretto necessario il tempo passato dentro ai negozi, come suggeriscono anche le norme anti-Covid.

3. Attenzione alle etichette

Il materiale influisce molto sul prezzo e sulla durata del capo nel tempo. Per esempio, un maglione 100% lana costa più di un misto acrilico, ma resisterà all'uso e ai lavaggi, risultando un investimento migliore sul lungo periodo. Un'attenta lettura delle etichette è anche un ottimo modo per evitare truffe sui prezzi.

4. Informarsi prima su cambi e resi

Non tutti i negozi in questo periodo permettono di cambiare o restituire i capi acquistati. Come spiegano Confcommercio e Federmoda, infatti, la scelta è a totale discrezione del negoziante. In caso di dubbio quindi è sempre meglio chiedere prima di arrivare in cassa con un capo che non ci convince. Eventuali interventi sartoriali come gli orli, invece, sono a carico del cliente. Alcuni negozi hanno dei propri laboratori per piccoli lavori: in questo caso devono comunicarlo al cliente.

5. Conservare sempre lo scontrino

Non tutti i negozi permettono i cambi, ma quelli che lo fanno richiederanno sicuramente lo scontrino. Avere sempre la ricevuta d'acquisto a portata permette di controllare le spese ed è una garanzia in più in caso di truffe o di merce danneggiata.

6. Scegliere un orario poco affollato

Tra il lavoro e lo studio spesso gli unici momenti liberi per tutti si riducono al weekend. Quest'anno però è importante più che mai calcolare bene i tempi, per evitare code e assembramenti a tutti i costi. Meglio evitare, se si può, la fascia del sabato pomeriggio, solitamente più affollata. In ogni caso va rispettata sempre la distanza di almeno un metro con le altre persone, anche fuori dai negozi. Prima di entrare, controllate bene le indicazioni esposte sulla porta: ogni esercizio deve indicare la capienza massima di persone che può contenere.

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7. Disinfettarsi bene le mani

Ormai abbiamo tutti imparato a conoscere le norme igieniche fondamentali per contenere il contagio: distanze, mascherine e gel disinfettante sulle mani. Quest'ultimo passaggio diventa particolarmente importante quando si provano gli abiti o si toccano i tessuti per scegliere un capo. Ogni negozio è tenuto a garantire la pulizia di capi e superfici, ma l'ultimo fondamentale passaggio spetta a noi: le mani sono un veicolo per il virus ed è fondamentale pulirle spesso, specie prima di misurare i capi. Mai abbassare la mascherina, nemmeno in camerino: è un gesto di protezione per se stessi e di rispetto per gli altri.

8. Puntare su capi evergreen

I saldi sono l'occasione per sperimentare con le tendenze del momento, ma se si vuole essere sicuri di spendere bene i propri soldi meglio guardare lontano: alcuni capi sono intramontabili, come il cappotto cammello, la camicia bianca o le decolté nere. Una volta nell'armadio saremo sicuri di indossarli ancora e ancora, combinati in mille stili differenti, perché sono versatili e non passeranno mai di moda.

9. Preferire le carte di credito

Da mesi ormai abbiamo familiarizzato con l'idea che i pagamenti elettronici sono preferibili al contante, quando si può. Monete e banconote infatti passano continuamente di mano in mano. Confcommercio ricorda che le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante, che si impegnerà a favorire le modalità di pagamento cashless, tramite app o carta.

10.  Controllare subito i capi

Una volta arrivati a casa è sempre bene controllare accuratamente quel che abbiamo comprato: in negozio potrebbe esserci sfuggito qualche difetto di lavorazione o un piccolo danno. Confcommercio spiega che il cliente deve denunciare eventuali difetti entro due mesi: in questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo. Altrimenti deve risarcire il cliente.

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