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Sabrina Impacciatore commuove col monologo sull’omosessualità, un inno alla libertà e alla verità

Sabrina Impacciatore è stata una degli ospiti della puntata d’esordio di “La musica che gira intorno”, programma condotto da Fiorella Mannoia in prima serata su Rai 1. L’attrice ha proposto un monologo tratto dal film “V per Vendetta” incentrato sul tema dell’omosessualità e sull’importanza di lottare per i propri diritti, senza mai perdere di vista chi si è davvero.
A cura di Giusy Dente
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La musica protagonista o meglio le parole: La musica che gira intorno segna il ritorno in tv di Fiorella Mannoia ed è uno show ricco di ospiti dove non si canta solo. Sono le storie il fulcro del programma, per celebrare il valore della condivisione e il potere della cultura, in ogni sua forma. Sabrina Impacciatore, per esempio, ha portato in scena un toccante monologo tratto da un film molto noto: V per Vendetta. Il tema è l'omosessualità: l'attrice ha regalato un profondo momento di riflessione, ancora attuale. La cronaca ci racconta ogni giorno di ragazzi e ragazze che hanno difficoltà ad accettare la loro sessualità, la loro "diversità", spesso non supportati né in famiglia né a scuola. Ed è proprio questa la storia di Valerie: una vita vissuta sperimentando l'odio altrui, la privazione della libertà, le battute continue sfociate poi in vere e proprie violenze.

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La verità rende liberi

V per Vendetta è ambientato in un mondo distopico governato da un regime totalitario dove non tutte le persone godono delle stesse libertà e degli stessi diritti. Valerie, per esempio, è lesbica e per questo è una degli "indesiderabili della società". Viene messa in carcere e lì affida a una lettera scritta su carta igienica la sua storia: sa che non vivrà a lungo, ma vuole che ne resti memoria, affinché certe cose non ricapitino ancora a chi verrà dopo di lei. Quelle parole sono state portate in prima serata su Rai 1 da Sabrina Impacciatore. Valerie viene ripudiata dai genitori, la sua sessualità è un problema a scuola: «Avevo solo detto la verità: ero stata così egoista? La verità è l'unica cosa che abbiamo veramente, è il nostro unico piccolo spazio, è un centimetro ma in questo centimetro noi siamo liberi». Il messaggio del monologo è un invito a restare se stessi e a combattere per migliorare il mondo, senza mai farsi portare via quel centimetro così prezioso e vitale, senza mai svenderlo per compiacere gli altri. La storia di Valerie è immaginaria, lei è la protagonista fittizia di un libro e un film, a loro volta ambientati in un mondo fittizio: ma quante Valerie ci sono davvero nel mondo, ancora adesso?

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