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Reggiseno, quando cambiarlo e buttarlo via senza rimpianti

Il reggiseno è un indispensabile elemento della lingerie di una donna: non solo per una questione di estetica, in quanto mette in evidenza il décolleté, ma anche perché ci permette di tenere la giusta postura. È importante però sapere ogni quanto cambiarlo per fare spazio ai nuovi reggiseni nel cassetto dell’intimo!
A cura di Redazione Donna
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Indossare il reggiseno giusto aiuta non solo a valorizzare esteticamente ogni donna, mettendo in evidenza il décolleté, ma garantisce anche la giusta postura e deve assicurare un adeguato supporto al seno. Per questo è importante cambiare il reggiseno quando determinate condizioni vengono a mancare, ad esempio la vestibilità: un look impeccabile parte sempre dalla giusta lingerie. Non dimentichiamo poi che, come gli slip, il reggiseno è a stretto contatto con il nostro corpo e deve essere mantenuto al meglio e buttato via quando perde determinate caratteristiche. Ecco allora quando cambiare il reggiseno e i consigli su come lavarlo e come scegliere quello giusto.

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Ogni quanto cambiare il reggiseno: le variabili di cui tenere conto

Soprattutto durante i cambi di stagione sarebbe opportuno fare un po' di pulizia, anche nel cassetto dell'intimo, e buttare via quei reggiseni che proprio non possiamo più indossare, anche quelli a cui siamo più affezionate. Per quanto tempo, infatti, si può indossare lo stesso reggiseno? Anche se ci sono diverse variabili di cui tenere conto, anche i reggiseni hanno una data di scadenza. Se indossato non troppo spesso e curato nel modo giusto, è possibile cambiare il reggiseno ogni 8-12 mesi, quindi potrebbe durare fino a un anno. Se invece lo si indossa spesso il cambio va fatto dopo sei mesi. Passato questo periodo il reggiseno non fornisce più il giusto supporto. In realtà, però, non conta solo la frequenza d'uso: se ad esempio siamo a dieta e perdiamo qualche chilo, quasi sicuramente cambierà anche la taglia del reggiseno, che quindi dovrà essere sostituito. Lo stesso discorso vale per le donne che praticano molto sport: anche in questo caso la taglia può diminuire o aumentare.

Un reggiseno che calza perfettamente ha la fascia aderente sotto il seno, che deve stare ferma senza spostarsi, inoltre le spalline devono essere tese e la coppa deve contenere perfettamente il seno: in caso di ferretto, questo deve aderire alle costole e allo sterno. Non dimentichiamo però che quasi tutti i reggiseni contengono elastane, materiale che, con il passare del tempo, tende ad allungarsi. Per questo motivo si consiglia di far girare i diversi reggiseni, indossando lo stesso per non più di due giorni di seguito: dare una pausa al reggiseno permetterà ai tessuti elastici di ritornare alla loro forma naturale. L'ideale sarebbe avere tre reggiseni, adattabili a le diverse mise: uno da indossare, l'altro da tenere a "riposo" e il terzo al lavaggio.

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Quando e come lavare il reggiseno?

Ogni quanto dobbiamo lavare il reggiseno, e come, per farlo durare più a lungo? Il reggiseno andrebbe lavato almeno una volta a settimana ma, anche in questo caso, dipende da alcuni fattori: se ad esempio tendiamo a sudare particolarmente sotto il seno o sotto le braccia, allora si consiglia di lavarlo dopo averlo indossato al massimo un paio di volte, soprattutto se si tratta del reggiseno sportivo. Il lavaggio riporta i tessuti nella loro forma naturale ma, lavarli troppo spesso o nel modo sbagliato, potrebbe causare l'effetto opposto. In merito a come lavare il reggiseno, c'è chi consiglia il lavaggio a mano, in acqua tiepida e con un detergente delicato: ciò vale soprattutto per quelli con ferretto, particolarmente delicati. Strofinateli delicataente e lasciateli in ammollo per una decina di minuti. Infine strizzateli nella centrifuga dell'insalata, che fungerà da cestello della lavatrice. Utilizzando determinate precauzione, è possibile però lavare il reggiseno in lavatrice: allacciateli sempre prima di lavarli, per evitare che i ganci sbattano e si tirino, la temperatura non dovrà superare i 40°C. Cercate poi di utilizzare una retina o una palla salvareggiseni, soprattutto per quelli imbottiti o in materiali pregiati. Una volta asciutti sistemateli impilari uno dietro l'altro, così si sosterranno a vicenda mantenendo anche la giusta forma: riguardo ai reggiseni imbottiti, modellateli con le mani, nella parte delle copper, quando sono ancora umidi, poi sistemateli con gli altri.

Come scegliere il reggiseno giusto

Ora che avete buttato via i reggiseni vecchi, è giunto il momento di acquistarne di nuovi, scegliendo il modello giusto. Chi ha un seno piccolo dovrà optare per un modello push up, oppure quelli lisci preformati che permettono anche un'ottima vestibilità sotto gli abiti aderenti: utilizzate quelli senza coppa solo per gli abiti casual o più larghi. Chi ha un seno prosperoso dovrà scegliere un modello a T-shirt, preferendo sempre spalline larghe e leggermente più corte. Riguardo ai tessuti, devono essere elasticizzati, misto poliammide con poliestere e lycra, per sostenere e creare l'effetto modellante. L'interno è da preferire invece in cotone perché dona un contatto più naturale sulla pelle delicata del seno. Non sottovalutate poi i ganci: con il passare del tempo, infatti, tendono a perdere elasticità. Quando misurate un reggiseno per la prima volta utilizzate i ganci più esterni, quelli intermedi serviranno dopo qualche tempo, per assicurare comunque una buona tenuta.

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