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Pubertà precoce: è boom di casi tra le bambine dall’inizio della pandemia

Tra marzo e settembre 2020 il Bambin Gesù ha registrato 224 casi di bambine e bambini con pubertà precoce. Più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In quale modo la pandemia ha influito sullo sviluppo dei caratteri sessuali e quali sono i rischi lo spiega la ginecologa Manuela Farris.
Intervista a Dott.ssa Manuela Farris
GInecologa, membro della Società Italiana della Ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza (SIGIA)
A cura di Francesca Parlato
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Cresciuti troppo in fretta a causa del lockdown. Secondo una recente rilevazione dell'Ospedale Bambin Gesù di Roma, tra marzo e settembre 2020, 224 bambini sono andati incontro a una pubertà precoce prima degli 8 anni. Sono praticamente raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente in cui i casi di sviluppo sessuale anticipato erano stati soltanto 94. Lo studio, curato dal professor Marco Cappa, è stato pubblicato sull'Italian Journal of Pediatrics e sta proseguendo con l'obiettivo di accertare tutte le cause di questo fenomeno.

Che cosa è la pubertà precoce

La pubertà precoce è una malattia rara e riguarda soprattutto le bambine (al Bambin Gesù ad esempio su 224 casi rilevati si sono registrate 215 femmine e 9 maschi), che colpisce in una percentuale pari a circa lo 0,1-0,6% della popolazione e consiste in una trasformazione accelerata del corpo, che inizia a perdere le sembianze infantili con lo sviluppo dei caratteri sessuali e la chiusura delle cartilagini ossee, i bambini che ne soffrono crescono così molto velocemente in altezza raggiungendo il picco troppo presto, con la conseguenza che la statura massima potrà essere inferiore alla media.

Le cause della pubertà precoce

Secondo la dottoressa Manuela Farris, ginecologa e membro della Società Italiana della Ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza (SIGIA) alla base di quest'aumento di casi di pubertà precoce ci sono tre elementi in comune. "Gli studi sono ancora agli inizi però, analizzando i dati del Bambin Gesù e dell'Ospedale Meyer di Firenze, è possibile individuare tre possibili cause: il sovrappeso e l'obesità, l'utilizzo incontrollato di dispositivi tecnologici e lo stress". Per quel che riguarda il primo elemento bisogna ricordare che il tessuto adiposo è un organo endocrino che produce ormoni e che per questo è in grado di influenzare (e quindi avviare precocemente) la fase puberale. "Nell'ultimo anno i bambini sono stati a contatto con computer e altri dispositivi circa due volte e mezzo di più rispetto all'anno precedente. L'esposizione alla luce blu potrebbe aver comportato nelle bambine una diminuzione della melatonina (il cui livello normalmente inizia ad abbassarsi con l'avvicinarsi della pubertà) e innescato uno sviluppo sessuale anticipato". Infine lo stress, anche i bambini così come gli adulti hanno avuto difficoltà a crearsi delle nuove abitudini, a trovare un nuovo equilibrio. "Un'eccessiva preoccupazione, la paura della malattia, la percezione delle difficoltà dei genitori: sono tutti elementi che possono causare un'instabilità emotiva e quindi un eccesso di stress". Obesità, dispositivi tecnologici e stress sono tutti fattori concorrenti. "Si tratta di elementi che possono aver agito insieme. Ora l'obiettivo della ricerca sarà capire se si tratta di casi episodici, strettamente connessi con la pandemia, o se siamo entrati in una spirale in cui avremmo sempre più bambine e bambini colpiti da una pubertà precoce".

Come si tratta la pubertà precoce

Se un genitore dovesse accorgersi di un cambiamento troppo rapido nel figlio o nella figlia è bene che informi subito il pediatra. "Nelle femmine inizia a comparire il seno, spuntano i peli e inizia ad aumentare anche l'altezza". In questi casi, per evitare che la bambina possa accusare dei sintomi anche a livello psicologico, perché inizia a vedersi diversa dalle sue compagne, e per evitare che la chiusura delle cartilagini le impedisca la crescita in altezza, un ginecologo dell'infanzia saprà indicarci quale strada percorrere. "Esistono dei farmaci, assolutamente sicuri, che riescono ad arrestare lo sviluppo precoce, in modo da bloccare la pubertà e attendere l'età necessaria. L'importante è non sottovalutare mai la situazione e rivolgersi subito al pediatra, sarà lui a capire se siamo davanti a un caso di pubertà precoce, in alcuni casi si potrebbe anche solo essere in presenza di uno sviluppo puberale accelerato che si tradurrebbe in mestruazione intorno ai 10-11 anni senza particolari problemi".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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