Pubblicità ingannevoli: cosa succede quando non c’è Photoshop
Ci siamo chiesti tante volte guardando una pubblicità su una rivista o su un maxi cartellone pubblicitario come facessero le modelle a essere così perfette. In realtà non lo sono, e a dimostrarlo è una serie di autoscatti creati dalla fotografa Anna Hill.
La studentessa di fotografia della East Carolina University ha voluto dimostrare quanto ingannevoli possano essere le immagini pubblicitarie con il progetto "Beauty is only pixel deep": ha creato su sè stessa un vero e proprio servizio fotografico ritoccato a dovere con Photoshop per dimostrare quanto irreali siano le immagini delle campagne pubblicitarie che vediamo ogni giorno. All'Huffington Post Anna ha dichiarato di voler prendere in giro le pubblicità che sembrano vendere il programma più utilizzato per il fotoritocco invece che il prodotto di bellezza. Senza il trucco e le magie di Photoshop anche le modelle sono comuni mortali con i difetti più diffusi: dalle occhiaie alla pelle imperfetta.
Nella maggior parte delle pubblicità che promuovono un prodotto di bellezza, esso non è mai utilizzato per realizzare il trucco – sottolinea Anna Hill. Per il progetto ha creato un'immagine divisa in due lati: da una parte ha lasciato l'immagine al naturale, senza alcun ritocco, e dall'altro lato ha invece creato un tipico ritocco pubblicitario, aggiungendo non solo il make up, ma anche alcuni elementi tipici della chirurgia plastica come il lifting facciale, l'ingrandimento degli occhi e il ritocco del naso. L'immagine ovviamente è sorprendente e dimostra quanto differenti siano le pubblicità a confronto della vita reale.