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Psicologia, pensare al cibo rende sazi: fantasia combatte dipendenze a tavola

Immaginare di mangiare sazia anche lo stomaco: lo dimostrano i dati di una ricerca sulle dipendenze.
A cura di Ramona Granato
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Una bella tavola imbandita con ogni ben di Dio, avendo solo l'imbarazzo della scelta. Non è il cenone delle feste, ma una delle fantasie che aiutano a mangiare di meno. Sembra strano, eppure "abbuffarsi" nella nostra immaginazione rende più facile dire no alle tentazioni che si presentano davanti a noi realmente, non per niente le ricette italiane sono tra le più cercate su Google nel 2010. Non sono solo supposizioni, ma dati certi che uno studio della Carnegie Mellon University negli Usa ha pubblicato su Science: immaginare di mangiare un determinato alimento riduce il reale consumo di quel cibo, mettendo in discussione la precedente convinzione secondo cui le fantasie alimentari accendono il desiderio e spingono a mangiare di più.

Via libera, dunque, alla fantasia più sfrenata nell'alimentazione. Il team di ricercatori ha condotto una serie di esperimenti in cui si chiedeva ai volontari di immaginare di eseguire 33 azioni ripetitive, una per volta: un gruppo doveva inserire monete in una lavatrice a gettoni; un altro gruppo doveva pensare soltanto di farlo e, contemporaneamente, immaginare anche di mangiare 3 M&M's; mentre il terzo gruppo doveva fantasticare di mettere solo 3 monete e di mandar giù 30 M&M's. Alla fine tutti i volontari hanno realmente avuto accesso ad un contenitore di M&M's, ma quelli del terzo gruppo se ne sono serviti in misura minore, perchè già sazi dalla loro fantasia. Siccome siamo in vista del Natale, prima di metterci a tavola, proviamo a immaginare una scorpacciata di Roccocò, i biscotti della tradizione napoletana, e poi vediamo quanti ne ingeriamo realmente.

Il team di esperti ha ripetuto numerose volte l'esperimento, ma il risultato ha confermato il potere saziante della fantasia: questo è dovuto, spiegano, all'adattamento e all'appagamento innescati dal solo pensare di mangiare un particolare alimento. Attenzione, però, perchè l'effetto è limitato al consumo del solo cibo che mangiamo nella nostra fantasia. Gli scienziati hanno condotto questo studio all'apparenza molto bizzarro per capire come ridurre alcune dipendenze dannose alla salute, tra tutte quella dal cibo spazzatura che crea dipendenza come fumo e droga. Il loro prossimo obiettivo sarà quello di far immaginare a dei fumatori incalliti di fumare e poi verificare quante sigarette effettivamente fumano dopo la fantasia. Sarà meno piacevole che immaginare gustose leccornie, ma se serve a perdere il vizio ben venga.

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