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Proposta di matrimonio: e se cominciassero a farla le donne?

Siamo sempre stati abituati a pensare che dovessero essere gli uomini a fare la proposta di matrimonio ma la verità è che si tratta solo di un cliché antiquato. Chiedere la mano al partner per una donna non sarebbe forse un gesto di estrema indipendenza ed emancipazione?
A cura di Valeria Paglionico
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La proposta di matrimonio è uno dei momenti più belli e romantici che si possano vivere e, secondo le convenzioni, siamo portati a credere che debbano essere gli uomini a farla, magari organizzando qualcosa di unico e di originale per mostrare tutto il loro amore. In un'epoca in cui le donne sono sempre più indipendenti, emancipate e sicure di loro, questa tradizione sembra però essere superata e antiquata. E' proprio per questo che ci si chiede: cosa succederebbe se fossero proprio le donne a chiedere la mano al fidanzato? Anche se sembra essere un'iniziativa iper-femminista, la verità è che metterebbe fine a una serie paranoie e problemi inutili che in molte si creano quando si parla di matrimonio.

La proposta di matrimonio "al maschile" è una tradizione superata

Siamo sempre stati abituati a pensare che dovessero essere gli uomini a dover fare la tanto ambita proposta di matrimonio, magari inginocchiandosi e mostrando l'anello di fidanzamento, meglio se prezioso, ma ad oggi è chiaro che si tratta solo di una tradizione antica e superata. Il motivo per cui si perpetua una convenzione tanto maschilista è molto semplice: in passato erano poche le donne che lavoravano, dunque, non avendo la stessa stabilità economica degli uomini e consapevoli del fatto che avrebbero pesato sulle loro tasche dopo il matrimonio, riservavano una decisione tanto importante ai partner. Oggi che le donne sono molto più emancipate e indipendenti non esiste più questa necessità ma nella maggior parte dei casi le rappresentanti del sesso femminile non riescono a distaccarsi dai cliché e aspettano lo stesso che sia il fidanzato a fare la proposta. Dietro tutto questo non ci sarebbe altro che un senso di profonda insicurezza, come se solo con quel "Vuoi sposarmi?" un uomo riesca a mostrare tutto l'amore che prova verso la propria donna. Non è forse arrivato il momento di dire addio a queste convenzioni, visto che anche dopo il fidanzamento ufficiale e dopo le nozze le cose potrebbero non andare per il verso giusto?

Le donne chiedono la mano al partner fin dal V secolo

Secondo un'antica leggenda irlandese, The Ladies' Privilege, già dall'inizio del V secolo alcune donne facevano la tanto attesa proposta di matrimonio ai loro partner. Una suora, oggi conosciuta come Santa Brigida, aveva stabilito che le donne avevano la possibilità di chiedere la mano agli uomini ogni quattro anni, ovvero ogni volta che in un anno bisestile arrivava il 29 febbraio, così da bilanciare il numero delle proposte maschili e femminili. Oggi una cosa simile viene considerata quasi un'eresia da quelle che per tutta la vita bramano di sentir pronunciare al proprio uomo "vuoi sposarmi?", a volte arrivando a crearsi paranoie e problemi inutili quando, dopo anni e anni di fidanzamento, la fatidica domanda non arriva. Spesso, però, dimenticano che sono proprio loro le più mature all'interno della coppia, che hanno il coraggio di prendere le decisioni più importanti e che portano avanti la relazione con sicurezza e determinazione. Le donne emancipate, forti e indipendenti vogliono che le cose cambino, certe del fatto che la proposta di matrimonio "al maschile" è solo un cliché e non una necessità. Chiedere al proprio uomo di convolare a nozze non è forse un gesto di indipendenza ancora più estremo del non sposarsi affatto?

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