Perché Raffaella Carrà indossava i guanti nei suoi look sul palco
La notizia della morte di Raffaella Carrà è arrivata all'improvviso e ha scosso un Paese intero, che con lei ha ballato, cantato, riso e si è divertito per cinquant'anni. Difficile darle una definizione, una collocazione all'interno del nostro panorama televisivo. Showgirl sarebbe comunque poco per lei, che si è cimentata con tutto, che ha lavorato coi più grandi, che ha lasciato il segno a ogni passo e ha dettato mode e tendenze. Il marito Sergio Japino ha dato la triste notizia: "Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre".
Lo stile iconico di Raffaella Carrà
Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà, è stata protagonista assoluta della televisione italiana per cinquant'anni. La sua carriera l'ha eletta a vera e propria icona e in realtà la sua fama è andata ben oltre i confini nazionali. La verità è che ce l'ha invidiata il mondo intero. The Guardian l'ha definita "l'icona culturale che ha insegnato all'Europa le gioie del sesso". Il caschetto biondo (mai abbandonato dagli anni Settanta), la rivoluzione dell'ombelico scoperto, gli amatissimi abiti bianchi, neri, a fantasie geometriche e rossi, le calze nere con la gonna corta, le giacche e le tute, i guanti a mezze dita: uno stile assolutamente unico il suo, portato con disinvoltura senza eguali, quella di chi ha piena consapevolezza di sé e sa evolversi senza snaturarsi.
Raffaella Carrà e gli inseparabili guanti
Col suo stile unico Raffaella Carrà non ha mancato di creare scalpore: alcuni suoi look sono rimasti profondamente radicati nell'immaginario collettivo. Basti pensare a Canzonissima del 1970, che presentava accanto a Corrado: quella fu la prima volta che sfoggiò con ammaliante disinvoltura la pancia scoperta, contro ogni censura. Le immagini di repertorio della trasmissione hanno segnato la storia del costume di un Paese intero: mai nessuna, prima di lei, aveva mostrato l'ombelico. Ma la televisione, come ogni cosa, cambia e a una donna intelligente come la Carrà non poteva sfuggire questo rilevante aspetto. La sua grande capacità è stata quella di fare sue le tendenze e le mode, senza che risultassero mai fuori dalla sua personalità, adattandole anche al passare del tempo. Questo è il caso dei guanti, di cui ha cominciato a un certo punto della carriera a fare largamente uso. Le mani sono la parte del corpo che più di tutte segna lo scorrere del tempo: su di esse non si può agire per arrestare i segni del suo passaggio, come si può fare ad esempio col viso. Non c'è chirurgia né ritocco che tenga e per questo coprirle diventa un modo per nascondere ogni segnale di invecchiamento, che siano rughe o macchie.
I guanti nei look di Raffaella Carrà
Da una donna elegante come lei nessuno si sarebbe aspettato l'evoluzione di stile presentata a The Voice. Ha preso parte in qualità di coach al talent di Rai Due per tre edizioni, dal 2013 al 2015. E sulla poltrona rossa ha sfoggiato la parte di sé più dark, con un look fatto di giacche di pelle, stivali alti fino al ginocchio e guanti da perfetta motociclista. I guanti lavorati erano stati il pezzo forte anche del suo look sanremese, nel 2014: abbinati a jeans aderenti, top trasparente e un gilet in pelle con borchie argento di John Richmond. Però facevano parte del suo guardaroba già da molto tempo prima, dal 2004, quando ne aveva sfoggiati un paio bianchi nella trasmissione Sogni. Le mani sono il dettaglio La verità è che Raffaella Carrà ha sempre avuto dalla sua parte un'eleganza maliziosa e audace, mai banale: per questo è sempre stata impeccabile sia con gli abiti di paillettes che con quelli da rock star, ugualmente portati con disinvoltura, ironia e leggerezza.