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Perché Bottega Veneta ha abbandonato i social: Pinault spiega le ragioni

All’inizio di gennaio il brand di moda aveva cancellato tutti i profili digitali senza fornire spiegazioni: adesso però François-Henri Pinault, presidente e CEO del gruppo Kering, ha rotto il silenzio spiegando nel dettaglio i motivi di questa scelta. “Non è scomparsa, li sta solo usando in modo diverso”. Ecco come.
A cura di Beatrice Manca
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"Mi si nota di più se vengo o non vengo?". Parafrasando una celebre battuta di Nanni Moretti, si può riassumere la scelta di Bottega Veneta di lasciare i social network così: "Mi si nota di più se sono su Instagram o se non ci sono?". All'inizio di gennaio infatti il brand di moda aveva deciso di cancellare tutti i suoi account sulle varie piattaforme digitali. Una scelta decisamente controcorrente in un settore che punta tantissimo sulla comunicazione digitale, tra sfilate in streaming e dirette su Twitch. L'azienda non aveva fornito alcuna spiegazione: adesso il presidente e CEO di Kering (a cui fa capo il brand) François-Henri Pinault ha rotto il silenzio spiegando nel dettaglio i motivi di questa scelta.

Perché Bottega Veneta ha lasciato i social?

L'occasione per parlare di Bottega Veneta è arrivata con la presentazione dei fatturati del gruppo del lusso francese. "Per quanto concerne la strategia di comunicazione digitale – ha spiegato Pinault nella conferenza stampa di presentazione – non si tratta di scomparire dai social network, ma semplicemente di usarli diversamente. Bottega ha deciso, in linea con il proprio posizionamento, di fare molto più affidamento sui propri ambassador e fan fornendogli il materiale di cui hanno bisogno per parlare del brand attraverso vari social network, lasciandoli parlare per il brand piuttosto che farlo da sé". Quindi la comunicazione del brand è affidata solo ai prodotti, pezzi così iconici in grado di parlare da soli attraverso i contenuti prodotti da influencer e celebrità. Una scelta possibile visto il successo clamoroso che ha avuto il brand sotto la direzione creativa di Daniel Lee, che l'ha reso l'oggetto del desiderio di tutte le fashion victim del mondo.

La rivoluzione di Daniel Lee

Quando è approdato alla direzione creativa del brand, Daniel Lee era un designer semi sconosciuto: il suo compito era quello di rinnovare l'identità di Bottega Veneta in modo da attirare le giovani generazioni, ma rispettando il dna sofisticato dell'azienda. Obiettivo centrato: partendo dagli accessori, Daniel Lee ha lanciato collezioni minimal fatte di pezzi cult, che spopolano sui social e nell'armadio degli influencer più famosi. Il segreto del successo è nella linea pulita che il designer ha voluto imprimere alle collezioni: un immaginario moderno e audace, minimalista ma originale. E il pubblico ha apprezzato a dismisura, facendo diventare Bottega Veneta uno dei brand più desiderati del momento.

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