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Orgasmo clitorideo e vaginale: quali sono le differenze

Una donna può raggiungere 2 tipologie di orgasmo, quello vaginale e quello clitorideo. Ecco qual è la loro differenza e i consigli per arrivare al culmine del piacere con pochi gesti.
A cura di Redazione Donna
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L'orgasmo femminile è il momento in cui una donna raggiunge il culmine del piacere durante il sesso. Una volta arrivata alla vetta dell'eccitazione, proverà una serie di contrazioni involontarie e di breve durata che amplificheranno la sensazione di piacere sperimentata fino a quel momento. Anche se spesso l'argomento viene affrontato come un tabù, il corpo femminile è capace di raggiungere diversi tipi di orgasmo: quello clitorideo, quello vaginale e quello multiplo. Ecco quali sono le loro differente e i consigli per stimolarli.

Che cos'è l'orgasmo vaginale

L'orgasmo vaginale è quello che una donna raggiunge durante la penetrazione attraverso la stimolazione diretta del punto G, ovvero la parete frontale vaginale posta a circa 2 cm dall'ingresso dell'organo sessuale. Non è molto frequente ma comporta un piacere estremamente intenso, di durata variabile, caratterizzato da una sensazione di profonda pulsazione delle pareti vaginali. In casi come questi non c'è bisogno di un periodo di riposo dopo il coito, quindi è possibile provare anche degli orgasmi multipli durante i quali la tensione sessuale non scende mai. Sono molti, però, quelli che credono che questo tipo di orgasmo femminile non esista poiché sarebbe semplicemente il risultato della stimolazione di diverse zone erogene come clitoride, bulbi vestibolari, uretra e piccole labbra, tutte capaci di provocare eccitazione nel sesso femminile.

Che cos'è l'orgasmo cliorideo

L'orgasmo clitorideo è quello che una donna raggiunge con maggiore facilità poiché prevede la stimolazione diretta del clitoride eretto, ovvero la zona ricca di terminazioni nervose sull'estremità anteriore della vulva. In questo caso non serve necessariamente la penetrazione per arrivare al culmine del piacere, basta stimolare il clitoride con le dita o con la lingua fino a quando il corpo femminile non diventa elettrico e molto caldo. Nel momento dell'orgasmo la donna sentirà una serie di piacevoli contrazioni che durano qualche secondo molto simili a quelle che si provano durante l'orgasmo vaginale, l'unica differenza è che dopo quella zona del corpo rimane troppo sensibile per essere ancora stimolata, dunque ha bisogno di qualche minuto di riposo. E' importante sapere che non basta trovare il clitoride e stimolarlo per donare a una donna un orgasmo simile, è necessario fare attenzione alla pressione, alla velocità e al movimento, iniziando dolcemente e aumentare in modo graduale, assecondando il piacere della partner.

Le differenze tra l'orgasmo clitorideo e vaginale

Il primo a parlare della differenza tra orgasmo vaginale e clitorideo è stato Sigmund Freud, secondo il quale il primo lo si prova quando si raggiunge una piena maturità sessuale, il secondo nelle fasi precedenti, ovvero quando l'intimità viene vissuta ancora in modo immaturo. Studi successivi hanno dimostrato che queste due differenti forme di piacere non solo vengono generate dalla stimolazione di parti diverse del corpo femminile ma attivano anche delle aree sensoriali differenti all'interno del cervello. L'orgasmo clitorideo viene raggiunto attraverso la stimolazione del clitoride che, essendo esposto all'esterno, non necessita la penetrazione per essere frizionato, dunque possono provarlo tutte le donne, anche in tenera età. L'orgasmo vaginale è invece legato alla penetrazione durante il rapporto poiché viene provocato dalla pressione che il pene, le dita o un sex toys esercitano sulla parete frontale della vagina, dove si trova il punto G. Questa forma di piacere è anche la più intensa e di durata variabile.

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