Ogni quanto lavare i vestiti? Frequenza di lavaggio e consigli per tutti gli indumenti
Con quale frequenza bisogna lavare i vestiti? In realtà non esiste una regola per tutti i capi di abbigliamento: alcuni vanno lavati dopo ogni utilizzo e altri anche solo 1 volta all'anno. I motivi principali delle differenze sono legati soprattutto all'igiene e alla delicatezze dei materiali: ovviamente se un capo si macchia o si sporca anche al primo utilizzo, dovrà essere lavato. Scopriamo allora ogni quanto lavare i vestiti, evitando così di metterli in lavatrice troppo spesso o, al contrario, di lavarli meno del dovuto.
Cosa lavare dopo ogni utilizzo? Dall'intimo ai capi bianchi
Tra i capi da lavare dopo ogni utilizzo, per una questione di igiene, c'è l'intimo, quindi gli slip, e tutti quegli indumenti che indossiamo quotidianamente come calze, calzini, leggins, canottiere. Tra questi ci sono poi anche i costumi da bagno, che devono essere lavati ogni volta che torniamo dal mare o dalla piscina, anche se li abbiamo sciacquati sotto acqua corrente in spiaggia. Lo stesso vale per i capi bianchi, che si tratti di camicie, pantaloni, t-shirt, ecc…, vanno lavati dopo averli indossati anche solo una volta, in quanto lo smog e lo sfregamento con i materiali con cui veniamo a contatto, come sedili o borse, tendono ad ingiallirli e ingrigirli in poco tempo. Anche l'abbigliamento della palestra deve essere lavato dopo ogni utilizzo, in quanto il sudore e i residui di pelle restano intrappolati nei tessuti mentre vi allenate: fate asciugare i capi prima di lavarli e, in caso di macchie di sudore, immergeteli in acqua e aceto. La lycra va lavata in acqua fredda, sia a mano che in lavatrice, in quanto il calore potrebbe allargare le fibre.
Reggiseno: ogni 3-4 volte che lo indossiamo
Quando parliamo di intimo da lavare dopo ogni utilizzo, fa eccezione il reggiseno, che invece andrebbe lavato dopo 3-4 utilizzi. Il lavaggio ideale è quello veloce e a mano, soprattutto in caso di materiali delicati: vi basterà lasciarlo in ammollo in acqua tiepida per circa 10 minuti e poi lasciarlo asciugare all'ombra. In questo modo riprenderà la sua forma e durerà più a lungo. Se volete lavarlo in lavatrice utilizzate delle sfere apposite o una sacca per l'intimo, così da mantenere intatta la struttura del ferretto, che potrebbe deformarsi. Tenete quindi nel cassetto almeno 4 reggiseni giornalieri da far ruotare, così dureranno di più e non perderanno la loro elasticità.
Jeans: dopo 5-6 utilizzi, ma potete anche "lavarli" in freezer
Anche i jeans non vanno lavati dopo ogni utilizzo, tranne se non si sono macchiati. L'ideale sarebbe lavarli ogni 5-6 utilizzi, così da mantenerne la forma e l'elasticità, meglio se in acqua fredda. La stessa frequenza vale anche per gonne e pantaloni in genere. Lavare i jeans a mano è sicuramente più complicato, ma potete riservare questo lavaggio a jeans più delicati. In lavatrice lavateli alla rovescia e con il cestello non troppo pieno per evitare eccessivi sfregamenti. Così come per i reggiseni, anche i jeans andrebbero indossati a rotazione, così da farli durare di più. Un modo alternativo per "lavare" i jeans è quello di metterli in un sacchetto e lasciarli in freezer per tutta la notte: il freddo eliminerà tutti i batteri che si trovano tra le fibre e saranno puliti e pronti da indossare.
Felpe e maglioni? Dipende dai tessuti
Riguardo a felpe e maglioni, la frequenza del lavaggio dipende soprattutto dai tessuti. Se si tratta di capi in cotone, cachemire o seta, allora bisognerà lavarli dopo 2-3 utilizzi: ovviamente in caso di cattivo odore, o di macchie bisognerà lavarli anche dopo il primo utilizzo. I maglioni in lana e materiali sintetici, invece, possono essere lavati anche dopo 5 volte che li avete indossati. Per i capi delicati e in lana, meglio il lavaggio a mano in acqua tiepida e con detersivo specifico. Per il lavaggio in lavatrice attente alle alte temperature e impostate la centrifuga al minimo.
Pigiama: ogni 4-5 giorni, se vogliamo evitare problemi alla pelle
Il pigiama è un capo che spesso indossiamo per una settimana o più: dovremmo invece cambiarlo ogni 4-5 giorni o comunque un paio di volte a settimana, sia per una questione igienica che per evitare problemi alla pelle. Si tratta infatti di capi che sono a contatto con la pelle nuda per molte ore e, soprattutto in estate, quando tendiamo a sudare, pigiami e top non puliti possono favorire infezioni della pelle o acne. Inoltre, durante la notte, i microorganismi si muovono sui tessuti arrivando anche in posti intimi, causando, ad esempio, cistite e altri infezioni varie: per questo i pantaloncini andrebbero lavati ancora più spesso. Se sudate tanto, il consiglio è di lavare il pigiama anche tutti i giorni, vi basterà metterlo in acqua tiepida e detersivo, sciacquarlo e stenderlo, senza bisogno di lavarlo in lavatrice.
Giacche e cappotti: da 1 a 2 volte a stagione
I giacconi in materiali come pelle, velluto o montone potete lavarli anche una sola volta a stagione, meglio se a secco, in lavanderia. I piumini e i cappotti in lana, si possono lavare anche un paio di volte l'anno: seguite sempre le istruzioni scritte sull'etichetta. Per quanto riguarda le giacche, invece, dipende dall'utilizzo: se non vengono indossate spesso, allora andrà bene lavarle 1-2 volte a stagione. Se invece vengono indossare per lavoro, bisognerà lavarle più spesso, leggendo le etichette o lavandole a secco in lavanderia.
Il consiglio in più
Un consiglio che vale per quasi tutti i capi di abbigliamento, soprattutto quelli che non vanno lavati dopo ogni utilizzo, è quello di metterli all'aria fresca dopo averli indossati, magari tutta la notte: potrete così riporli nell'armadio più freschi. Altro consiglio importante è quello fidarsi del proprio naso: prima di riporre gli abiti, verificate che non si sentano cattivi odori. In quel caso il capo andrà messo nel cesto della biancheria, e non nell'armadio, aldilà dei consigli di lavaggio.