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Natalie Portman riscrive le favole, contro gli stereotipi di genere e i troppi personaggi maschili

Natalie Portman leggendo le favole della buonanotte ai suoi due figli si è accorta della discriminazione di genere insita in alcuni testi, dove si dà spazio a una rappresentazione troppo stereotipata della figura femminile e dove c’è una predominanza di personaggi maschili. Da qui la sua decisione di riscrivere tre favole famose in una chiave più egualitaria.
A cura di Giusy Dente
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I personaggi dei libri più amati finiscono col diventare come degli amici, come dei fratelli e sorelle che ci accompagnano nella crescita e a cui sono legati ricordi, storie, momenti, emozioni, voci. Vale anche per i libri dell'infanzia, che ci ricordano magari quando al caldo delle coperte si aspettava l'arrivo di mamma o di papà per la lettura della buonanotte. Proprio leggendo le favole ai suoi figli, l'attrice Natalie Portman si è accorta di quanta discriminazione ci fosse in alcuni testi: per questo ha pensato bene di riscriverle lei, quelle storie, e di adattarle non solo per i suoi figli ma per tutti i bambini, in un'ottica più egualitaria e rispettosa dei generi. Ne è nato un libro vero e proprio, dato alle stampe e pubblicato da poco.

Favole contro gli stereotipi di genere

Fables è una raccolta di favole per bambini, ma molto particolare: non solo perché è stata scritta da Natalie Portman, ma soprattutto perché si tratta in realtà di favole già molto conosciute a grandi e piccini, però riscritte in chiave meno discriminatoria, più orientata alla parità di genere e contro le discriminazioni legate al sesso. L'attrice ha due figli, avuti dal marito Benjamin Millepied: un bambino di 9 anni (Aleph) e una bambina di 4 (Amalia).  "Mi sono ritrovata a cambiare i pronomi in molti dei loro libri perché c'è una presenza maggiore schiacciante di personaggi maschili, in maniera sproporzionata rispetto alla realtà”, ha spiegato in un'intervista. La 39enne ha voluto che le favole per i suoi bambini raccontassero un mondo egualitario, non un mondo maschilista e che relega le donne in secondo piano. Per spiegare ai suoi figli il rispetto e l'importanza di andare oltre gli stereotipi ha dato una lettura più attuale di La lepre e la tartaruga (che è appunto una tartaruga femmine sicura di sé e determinata), Il topo di città e il topo di campagna e il grande classico classico I tre porcellini (dove la casa di paglia è fatta di cannucce di plastica.)

Natalie Portman
Natalie Portman

Basta con le principesse perfette

L'attrice ha spiegato l'importanza di dare ai bambini una visione aperta del mondo, in cui tutti sentano di avere la possibilità di diventare chi vogliono ed essere chi vogliono liberamente, senza avvertire pressioni sociali, senza doversi necessariamente adeguare a dei modelli per essere accettati. Natalie Portman ha detto: "Tutti i libri e il film dovrebbero rispecchiare il mondo piuttosto che dare questa specie di assegnazione di genere distorta. I bambini maschi hanno bisogno di vedere che le donne hanno una moltitudine di opportunità aperte per loro, bisogna che possano considerare cosa pensano e cosa sentono. E come sperimentano il mondo". E si è soffermata anche sulla moltitudine di stereotipi nella rappresentazione femminile: principesse belle, perfette, impeccabili e che vogliono un principe accanto. "Abbiamo bisogno di personaggi che abbiano insicurezze, che commettano errori perché noi tutti combiniamo pasticci, siamo esseri umani" ha detto. Il lavoro che ha fatto, con la continua supervisione dei suoi due figli, è stato mettere l'accento su qualità come l'empatia, la sensibilità, l'altruismo, la gentilezza, la cura verso il pianeta, affinché i suoi figli e tutta la generazione che ha in mano il futuro del mondo ne sappia fare buon uso e sappia costruire un mondo migliore, soprattutto uguale per tutti.

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