Natale 2020, cosa ci mancherà di più in tempi di pandemia? Gli aperitivi ma soprattutto gli abbracci
La pandemia ha reso il 2020 uno degli anni peggiori di tutti i tempi e, nonostante volga ormai al termine, l'incubo Covid-19 continua a preoccupare, tanto da aver costretto il governo a mettere in atto una serie di dure restrizioni per contenere il contagio durante le settimane natalizie. Se da un lato si spera che le misure bastino per evitare un ennesimo lockdown nei prossimi mesi, dall'altro ci si rammarica del fatto che le feste dovranno essere necessariamente sobrie e intime. C'è chi non avrà la possibilità di tornare dalla famiglia, chi eviterà di organizzare i classici aperitivi per scambiarsi gli auguri, chi si terrà a debita distanza anche dagli amici più cari. Quali sono, però, le cose che realmente ci mancheranno in questo Natale celebrato in tempi di Coronavirus? Se le serate giochi, le domande indiscrete dei parenti "serpenti" e la corsa alla ricerca dei regali perfetti non fanno assolutamente parte di questa categoria, ci sono altre adorabili tradizioni natalizie che non avremmo mai pensato di dover mettere in stand by per un anno.
L'aperitivo del 24 dicembre – Fiumi di persone che affollano le vie del centro, banchetti del buffet presi d'assalto, decine di brindisi con gli amici, danze improvvisate, abbracci di buon augurio e nuove conoscenze: l'aperitivo del 24 dicembre, quello che precede la cena in famiglia, è in assoluto tra i momenti più folli e divertenti dell'anno. In quanti ripensando a incredibili assembramenti degli anni scorsi, ritrovandosi quasi con le lacrime agli occhi?
Rispondere con ironia ai "parenti pettegoli" – Sebbene secondo il luogo comune i parenti siano spesso "serpenti", probabilmente durante il Natale festeggiato all'epoca del Covid-19 a qualcuno di noi mancheranno anche le loro domande indiscrete. Il motivo? Alla fine dei conti senza di loro le feste non avrebbero quel tocco irriverente essenziale per aggiungere un po' di pepe alle giornate. Cosa c'è di più soddisfacente del lasciarli ammutoliti con una risposta super ironica?
I maxi pranzi – Che lo si ami o lo si odi, il Natale è sinonimo di condivisione, soprattutto a tavola, e lo sanno bene coloro che passano intere giornate a banchettare con amici e parenti. Nonostante arriviamo a fine giornata praticamente stremati, di certo quest'anno, quando ci ritroveremo ad aver terminato il pranzo in poco meno di un'ora, ripenseremo alle feste degli anni scorsi e a quanto non capissimo che anche quello era un piccolo momento di grande gioia.
L'arrivo di Babbo Natale – Quante sono le famiglie con bambini che, in occasione del 24 dicembre, si sono rivolte a vicini di casa, amici o a persone appositamente ingaggiate per far arrivare Babbo Natale a casa allo scoccare della mezzanotte? Quest'anno non sarà possibile farlo, a meno che non si voglia presentare ai piccoli un inedito Santa Claus in mascherina.
I party a tema – È inutile negarlo, anche chi non apprezza particolarmente il Natale si lascia travolgere dalla mania di sfoggiare uno degli outfit a tema durante i numerosi party organizzati nel periodo delle feste. Che si tratti di un Christmas jumper, di un paio di orecchie da renna o di un orecchino a forma di pallina, non importa, scherzare tra un brindisi e l'altro e scattarsi selfie con gli amici in versione giocosa e ironica sono due tra le cose che di sicuro rimpiangeremo di più in questo periodo difficile.
Gli abbracci – Dulcis in fundo ci sono i tanto agognati abbracci, quelli che prima del Covid avevamo sempre sottovalutato ma che ad oggi sembrano essere diventati "l'oggetto del desiderio" di ognuno di noi. Riuscite a immaginare un Natale senza baci, gesti affettuosi, abbracci da togliere il fiato? La risposta probabilmente è no e, anche se esistono delle valide alternative "virtuali" per non sentire troppo il peso della mancanza delle persone care, nulla potrà sostituire il calore umano, quel dettaglio semplice capace di infondere forza che giorno dopo giorno stiamo sempre più dimenticando.