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Milano Fashion Week 2015: l’uomo senza confini sfila nel quarto giorno (VIDEO)

Con le collezioni maschili per l’Autunno/Inverno 2015-16 di Dirk Bikkembergs, Ermanno Scervino, Roberto Cavalli e Stella Jean si chiude la Milano Fashion Week. Ecco le migliori sfilate dell’ultimo giorno di Milano Moda Uomo 2015.
A cura di Marco Casola
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Con le sfilate di Roberto Cavalli, Ermanno Scervino, Giorgio Armani, Dirk Bikkembergs e Stella Jean, Milano Moda Uomo 2015 volge al termine. Nell'ultimo giorno abbiamo ammirato le collezioni maschili per il prossimo Autunno/Inverno 2015-16 e, osservando le creazioni in passerella, sembra chiara la volontà di molti stilisti di guardare oltre. Di gettare lo sguardo oltre i confini per scoprire mondi lontani e culture diverse, per superare i limiti e dar vita ad uno stile in cui sono le contaminazioni e gli "scontri" tra dettagli opposti a dar vita ad una nuova estetica.

L'uomo che scala le montagne di Dirk Bikkembergs

L'uomo di Bikkembergs è sicuro, atletico e forte, è un guerriero contemporaneo capace di scalare una montagna a mani nude. Per questo ha bisogno di un guardaroba adeguato, un guardaroba pratico che però strizza l'occhio al glamour style. La nuova collezione Autunno/Inverno 2015-16 di Bikkembergs, presentata nel quarto giorno della Milano Fashion Week, è interamente ispirata al free climbing.

L'imbracatura da arrampicata viene dunque reinterpretata in chiave glamour e viene trasformata in un accessorio originale per completare i diversi look o, addirittura, diventa una parte integrente del capo. In passerella sfilano aitanti uomini con grossi colli o con cappucci in tessuto tecnico, indossano leggings, tute e piumini attillati che mettono in evidenza il fisico scolpito.

Luomo romantico e rock di Ermanno Scervino

Nell'ultimo giorno della Milano Fashion Week sale in passerella l'uomo rock dall'animo romantico di Ermanno Scervino. Per l'Autunno/Inverno 2015-16 lo stilista disegna lo stile di un dandy contemporaneo che ama indossare caldi cappotti in lana bouclè, ma non rinuncia ad un tocco glamour sfoggiando camicie decorate con microcristalli che fanno brillare il tessuto.

Ancora una volta le fantasie sono le vere protagoniste nella collection di Scervino, il quale crea splendidi capi attraversati da stripes, pied de poule e intricati disegni check. I tessuti sono caldi, morbidi e la sovrapposizione di colori come il navy e il burgundy danno vita ad un look estremamente ricercato e moderno.

L'uomo senza confini di Roberto Cavalli

E' un uomo senza confini quello che porta in passerella Roberto Cavalli nel quarto giorno di Milano Moda Uomo 2015. Dopo aver guardato allo stile di Miami, per creare la nuova collezione maschile Autunno/Inverno 2015-16 lo stilista rivolge ancora lo sguardo verso l'America. Questa volta però è il west ad ispirare Cavalli, il quale disegna un guardaroba per un uomo forte e sicuro, un uomo che non ha paura di valicare i confini, quei confini che lo rinchiudono e non gli permettono di espriemere sé stesso.

L'uomo di Cavalli è un moderno cowboy che in sella al suo cavallo corre alla scoperta del mondo, può però trasformarsi in un rocker che indossa capi in pelle borchiati o addirittura può vestire i panni di un motociclista scegliendo giacche biker e stivali. Roberto Cavalli disegna uno stile fatto di contrasti, contrasti che però convivono alla perfezione e danno vita ad un guardaroba perfetto per l'uomo che non ha confini mentali o materiali.

Stella Jean: la moda nasce dall'unione di culture

L'uomo che si allontana dal proprio paese, migra, entrando in contatto con altre culture, è un uomo più ricco, è un uomo capace di accrescere il proprio bagaglio con odori, profumi, sapori, colori di paesi lontani e diversi. La migrazione diventa dunque simbolo di nuova scoperta e di crescita, una tappa fondamentale ed irrinunciabile. Così, per l'Autunno/Inverno 2015-16, la giovane stilista Stella Jean, celebre per la sua moda etica fatta di coloratissime stampe wax, porta il suo uomo in India e lo veste per un lungo viaggio spirituale, un viaggio verso la conoscenza di sé e del mondo che lo circonda.

Con grande sapienza Stella Jean riesce a mixare l'eleganza sartoriale italiana con ispirazioni, colori, stampe e disegni provenienti dal lontano oriente. Le giacche e i cappotti si colorano con affreschi buddisti, gli abiti dal taglio sartoriale prendono vita grazie ad affascinanti contrasti di colore, mentre classiche fantasie british, come il principe di Galles e il tweed rinascono sotto nuove forme. La moda diventa la chiave per un dialogo pacifico, un dialogo naturale tra mondi così lontani, eppure così vicini.

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