Magro è bello? Ecco gli eccessi delle celebrities troppo magre (FOTO)
Le celebrities si sa, tengono molto al loro peso forma. Diete, allenamenti, ore in palestra e regimi alimentari severi spesso le rendono perfette, ma alcune di loro si lasciano prendere la mano e la loro magrezza diventa sinonimo di… bruttezza!
Essere magre è il sogno di ogni donna: fisico tonico e filiforme, niente cuscinetti localizzati né imperfezioni. Per ottenere il peso ideale si fa di tutto, rischiando anche di raggiungere il sottopeso e di conseguenza un aspetto fisico tutt'altro che salutare. Le conseguenze di una dieta esagerata sono ben differenti dalla magrezza sana e naturale: la perdita di tonicità della pelle che diventa spesso spenta e rugosa (persino sulle mani!), si perdono le giuste proporzioni e sotto i vestiti si intravedono le ossa che rendono l'aspetto spigoloso e duro e persino il lato B perde elasticità con la comparsa di pelle cadente. Anche le star non sono da meno: tra diete e allenamenti c'è chi raggiunge gli eccessi della magrezza.
Ma quand'è che si supera il limite? Nel caso di Victoria Beckham ad esempio, l'eccessiva magrezza mette in risalto le ossa sul suo decolleté, ma non solo quelle: le protesi al seno sono decisamente evidenti e…finte. Nicole Richie invece ha perso le naturali proporzioni, e la testa sembra molto più grande del suo corpo. Misha Barton è vittima del tipico effetto yo-yo: ingrassa e dimagrisce a cicli continui, e nei periodi di magrezza le sue ossa sono ben visibili persino sotto i vestiti. Anche la bellissima Angelina Jolie ha avuto dei momenti no: la perdita di peso eccessiva ha reso i suoi tratti a dir poco spigolosi. Keira Knightley, nonostante la magrezza esagerata, anche nel 2006 non rinunciava ad abiti scollatissimi, che mettevano in evidenza un decolletè fin troppo asciutto e costole in bella vista. La magrezza di Demi Moore invece derivava da una delusione d'amore: dopo la rottura con Ashton Kutcher infatti, l'attrice americana ha perso, insieme ai chili, anche la sua forma smagliante.