Look naturale e capelli arruffati: la ribellione delle modelle al social patinato (FOTO)

Instagram è il social per eccellenza per mostrare attimi di vita quotidiana, condividere ricordi e momenti: c'è però chi lo ha trasformato in una vera e propria vetrina, rendendo il suo account una sorta di book professionale, con i migliori scatti dai set, foto perfettamente ritoccate e look impeccabili.
Da social in cui mostrarsi per quello che si è realmente è stato trasformato in un'occasione dove mostrarsi per quello che si dovrebbe essere secondo i canoni del momento: con il trend del Belly Slot tutte a fotografarsi la pancia, con il Bikini Bridge tutte coricate in spiaggia, poi tutte con i capelli grigi e ora tutte con i capelli colorati con le sfumature del tramonto. Invece che la vita reale vengono condivisi stereotipi e tendenze, rendendo un profilo uguale all'altro. È quello che succede soprattutto nel caso di modelle, blogger e influencer, ma per fortuna qualcosa sta cambiando.
Dopo Essena O'Neill, modella 18enne che ha cancellato la maggior parte delle sue fotografie sui social rivelando tutti i trucchi e i segreti che le rendevano così perfette anche Stina Sanders ha detto basta: sul suo profilo Instagram sono comparse vere immagini di vita quotidiana, che la mostrano mentre si depila, mentre è dal dentista, con i capelli arruffati e persino struccata. Sono sempre di più le modelle e le star che scelgono di condividere con i propri follower dei momenti di vita quotidiana reale e non studiati a tavolino, con ore di preparazione e progettazione. Come mai questa inversione di rotta?
Senza dubbio mostrarsi acqua e sapone è una sfida: quando la norma è condividere foto in cui si è perfettamente truccate e pettinate è normale lasciare tutti a bocca aperta quando ci si mostra per quello che si è realmente. Per Stina, così come per Essena, il risultato di questa sfida è stato quello di perdere un numero piuttosto significativo di follower, come se tali persone fossero attratte più dall'immagine che rappresentavano le modelle che non dalla persone stesse. Non è certo piacevole scoprire di essere apprezzate per un qualcosa di costruito, per un'immagine dietro la quale ci sono truccatori, hair stylist e Photoshop che hanno snaturato lineamenti, tratti ed espressioni rendendoti più simile all'ideale di donna richiesto dalla campagna pubblicitaria piuttosto che dallo stilista del momento. E così è arrivata la "ribellione": condividere i momenti imperfetti e immagini in cui si mostrano i propri difetti non è più un tabù ma quasi una necessità, per dimostrare che nessuno è perfetto, che ogni donna deve essere amata per quello che è realmente e non per quello che dimostra in una fotografia costruita, e soprattutto che ogni donna è bella davvero solo quando si sente bella, anche se la situazione non è idilliaca come quella che si vede sui social che si sono trasformati in riviste patinate.