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Lena Dunham ricorda il dolore dopo l’isterectomia: “Vicina alle donne che non possono essere madri”

Era il 2018 quando Lena Dunham ha rimosso l’utero con un intervento di isterectomia e da allora la sua vita è cambiata, visto che ha la consapevolezza di non poter avere figli in modo naturale. In occasione della Festa della Mamma, ha fatto una dedica speciale a tutte le donne che, come lei, vorrebbero essere madri ma non possono.
A cura di Valeria Paglionico
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Ieri si è celebrata la Festa della Mamma e i social sono stati invasi dai messaggi dolci e dalle dediche speciali a tutte le donne che con forza e coraggio riescono a portare avanti intere famiglie, mettendo sempre in primo piano l'amore che provano per i figli. Per Lena Dunham, però, la ricorrenza non è stata un sinonimo di gioia, l'ha portata a ripensare all'intervento di isterectomia a cui è stata costretta a sottoporsi per motivi di salute. Era il 2018 quando ha dovuto asportare l'utero per risolvere dei gravi problemi causati dall'endometriosi e da quel momento in poi la sua vita è cambiata, visto che ora ha la consapevolezza del fatto che non potrà mai avere un figlio in modo "tradizionale".

In occasione della Festa della Mamma, ne ha approfittato per condividere un messaggio di speranza, così da sostenere le donne che si trovano nella sua stessa situazione. Nella didascalia di una foto in cui si è mostrata nel letto d'ospedale poco prima l'operazione ha scritto:

Questa è una mia foto la sera prima dell'isterectomia. Stavo sfoggiando una faccia coraggiosa, il mio utero c'era ancora e mi stava torturando in ogni modo possibile ma stavo già soffrendo pensando al futuro. Quando si tratta di perdere la fertilità, alcune riescono ad accettare un futuro diverso (forse non avrebbero voluto lo stesso quei bambini), per altre, come me, che hanno sempre voluto essere mamme, può volerci del tempo per capire che ci sono altri modi per crearsi una famiglia. uno di questi metodi "non tradizionali" si rivelerà perfetto per me. La Festa della Mamma è una celebrazione bella e necessaria per rendere omaggio a ciò che le madri fanno, ma può anche evocare un'ondata di dolore a coloro che hanno perso la propria figura materna o la loro capacità di essere madri nel modo in cui avevano sempre sognato. Per tutte loro: vi vedo, vi amo e ovunque voi siate oggi, piene di risentimento, solitarie, nostalgiche, rassegnate o forse persino gioiose, andate bene così.

Insomma, Lena si è aperta su una questione che le provoca molto dolore. Sa bene che non potrà diventare mai mamma in modo naturale ma, nonostante ciò, continua a perseguire il suo sogno e proverà dei metodi alternativi per avere un figlio e per crearsi una famiglia. Con queste parole ha portato l'attenzione su una categoria che spesso viene dimenticata, quella delle donne che non riescono a mettere al mondo un bebè e che spesso si ritrovano a dover rispondere a domande imbarazzanti. Spesso dietro l'assenza di un figlio si nascondono problemi di salute gravi e frustranti ed è per questo che l'argomento maternità non dovrebbe mai essere affrontato con leggerezza.

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