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Lea Michele racconta la paura delle donne di essere giudicate durante la gravidanza: “È stato orribile”

Lea Michele (la Rachel Berry della serie televisiva “Glee”) il 20 agosto 2020 è diventata mamma per la prima volta. Durante una diretta Instagram ha parlato delle difficoltà incontrate durante la gravidanza, della vulnerabilità e del dolore che ha taciuto a tutti, per paura di essere giudicata. Avvertendo certe pressioni sociali, spesso si è sentita inadeguata.
A cura di Giusy Dente
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Lea Michele
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Sui social si tende a mostrare la parte migliore delle proprie vite, ma questo non significa che non ci siano momenti di dolore o di sofferenza o di sconforto nella quotidianità di chi vediamo sempre sorridere nelle foto su Instagram. Quella per la perfezione è diventata una sorta di ossessione: si rende a rincorrere ideali il più delle volte irraggiungibili, perché il confine tra reale e virtuale è diventato davvero sottilissimo e a quanto pare non tutti riescono a fare la dovuta distinzione. Questo genera anche una certa pressione, nel dover a tutti i costi incarnare determinati stereotipi. Per esempio quello della mamma serena e felice. Lo sa bene la star di Glee, l’attrice Lea Michele, che è diventata mamma per la prima volta lo scorso agosto: non sono stati mesi facili per lei, anche se lo ha taciuto a tutti.

Le difficoltà della maternità

Lea Michele (la Rachel Berry della serie televisiva Glee) il 20 agosto 2020 è diventata mamma di Ever Leo. La gravidanza è stata un periodo non proprio felice della sua vita, ma è riuscita ad ammetterlo solo adesso, a distanza di mesi e una volta superate tutte le complicazioni di quei mesi. Ne ha parlato alla scrittrice Katherine Schwarzenegger, durante una diretta su Instagram dedicata proprio al tema della maternità, intitolata Prima, durante e dopo. L’attrice ha spiegato che la vita del suo bambino è stata messa in pericolo da un’emorragia sopraggiunta nel primo trimestre, in seguito alla quale è stata costretta ad assumere una notevole quantità di farmaci e a trascorrere molto tempo a letto. Le cose sono peggiorate quando ha saputo che suo figlio era podalico e che avrebbe dovuto necessariamente fare un parte cesareo, che l'ha fatta sentire «non una vera donna». L’attrice ha definito la gravidanza un momento «molto spaventoso e molto intenso», perché ha dovuto far fronte non solo a problemi fisici, ma anche a paure, ansie, preoccupazioni: dunque a notevoli ripercussioni psicologiche. «È stato semplicemente orribile» ha detto e a peggiorare le cose c’erano anche le aspettative sociali, che costituiscono un ulteriore peso per le donne.

Lea Michele
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Il peso della pressione sociale e delle aspettative

Lea Michele è riuscita a tranquillizzarsi e godersi la gravidanza solo negli ultimi due mesi, quando i medici l’hanno rassicurata circa la salute del suo bambino, ormai fuori pericolo. Solo a quel punto ha condiviso con fan e follower la bella notizia: «Ho finalmente annunciato di essere incinta e non ero ancora sicura che la gravidanza sarebbe durata. Mi sono svegliata e ho pensato: voglio solo essere una mamma in questo momento. Eravamo tutti davvero spaventati». Lei aveva quasi rinunciato del tutto all’idea di diventare mamma, i medici glielo avevano sconsigliato a causa del suo ovaio policistico e a lei questa non sembrava una cosa poi così tanto grave. Aveva però difficoltà a esporre il suo pensiero apertamente, per paura di essere giudicata. «Questo è il problema con i social media. Ho sempre avuto il timore di mostrare difetti e questo non è affatto positivo», ha confidato nella diretta. Le pressioni della società e del pubblico dei social media sono altissime e la star ne è stata a lungo vittima: «Il problema con i social media è che le persone dicono: "Oh, stai annunciando la tua gravidanza indossi un bellissimo vestito e tutto sembra fantastico". Ma quello è stato uno dei momenti più difficili della mia vita, perché in realtà pensavo: "Dirò a tutti che sono incinta, ma probabilmente non funzionerà". Affrontare quel senso di vulnerabilità per me è stato davvero impegnativo».

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