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Le regole per godersi le vacanze: la psicologa spiega come prepararsi all’arrivo delle ferie

Quando arrivano le ferie a volte si è talmente stanchi da avere difficoltà a godersele al massimo, oppure si ripongono talmente tante aspettative che qualsiasi vacanza, anche la più bella rischia di sembrare deludente. Come imparare a trarre il massimo dalle vacanze lo spiega la psicologa Patrizia Mattioli.
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Intervista a Dott.ssa Patrizia Mattioli
Psicologa, psicoterapeuta, membro della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva
A cura di Francesca Parlato
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Le aspettative quando si tratta di vacanze sono sempre altissime. Ma mai come quest'anno che veniamo dal secondo atto della pandemia la voglia di godersi le ferie è al massimo. Riposarsi, rilassarsi, divertirsi, fare sport, scoprire nuovi posti: ognuno di noi ha un'esigenza diversa che non vede l'ora di soddisfare. Ma quando ci si concentra così tanto su qualcosa, quando si ripongono così tante speranze nella sua buona riuscita, può accadere che anche la vacanza diventi un momento di stress. Abbiamo chiesto alla Patrizia Mattioli, psicologa, psicoterapeuta e membro del comitato scientifico di Guidapsicologi.it alcuni consigli per imparare a godersi le ferie.

1. Ritrovare il contatto con sé stessi

Il primo consiglio è cercare di fare qualcosa che sia davvero in linea con quello che siamo. "Bisogna sforzarsi per cercare di capire noi stessi. Non è così facile come sembra. Dobbiamo imparare a percepire le nostre esigenze più profonde per organizzare qualcosa che sia coerente con lo stato d'animo e il carico emotivo e affettivo che ci portiamo dietro".  La pandemia e il lockdown ci hanno condotto verso una serie di automatismi: ci siamo concentrati sul lavoro, abbiamo avuto difficoltà a gestire il nostro tempo e abbiamo dato poco spazio ai nostri bisogni. "Molti di noi hanno perso il contatto con sé stessi e questo porta a compiere delle scelte che non corrispondono alle reali esigenze, e anche un momento di libertà – come dovrebbero essere le vacanze – non riesce a sortire l'effetto sperato". Il consiglio allora potrebbe essere scegliere ambienti e situazioni diverse da quelle solite. "Il senso di vacanza e di rigenerazione diventa più forte quando siamo in contesti diversi da quello di partenza. Per questo uscire dal nostro guscio, scegliere delle attività diverse può essere estremamente utile e stimolante".

2. Attenzione a non creare sempre le stesse dinamiche

E per questo motivo bisogna guardarsi bene dal ricreare le stesse dinamiche cittadine anche in vacanza. Pensiamo a una famiglia che dopo un anno di lockdown si sposta dalla casa in città alla villetta sul mare. "Il rischio di riproporre le stesse situazioni casalinghe è altissimo. Per questo bisogna essere bravi e impegnarsi a liberarsi dalle piccole ossessioni e rituali che caratterizzano il nostro quotidiano". Basta poco: magari la sera si va a cena fuori e nessuno mette piede in cucina.

3. Staccare dal lavoro e dai dispositivi tecnologici

Necessario affinché la vacanza possa essere davvero tale è staccare completamente dal lavoro. Non è facile: le scadenze, le preoccupazioni ci rincorrono anche quando siamo fuori dall'ufficio, ma dobbiamo proprio pensarlo come un obiettivo. "Molto spesso è proprio scendere da quella ruota che gira a tutta velocità, in maniera repentina, non graduale, a creare quella condizione favorevole per godersi al massimo le vacanze e soprattutto per imparare a vedere sé stessi e il proprio lavoro in un'ottica più critica. E questo favorisce non solo le vacanze ma anche il rientro, una volta finite". Lo stesso ragionamento va fatto per smartphone, tablet, computer e tutto ciò che è social. "Il mio consiglio è provare a prendere le distanze. Se non riusciamo a staccare completamente almeno proviamo ad allentare i ritmi". Diamoci una regola e magari riserviamo soltanto uno o due momenti al giorno allo smartphone. Magari se ci troviamo in un posto dove il segnale è scarso saremo ancora più facilitati in quest'obiettivo.

4. Organizzarsi le ferie in anticipo

A prescindere dalle ferie di luglio e agosto è auspicabile organizzare anche dei weekend e delle brevi fughe durante l'anno. "Io consiglio sempre di non puntare tutto su un'unica vacanza e caricarla di aspettative, ma di organizzare più momenti, così da poter ogni tanto staccare la spina e fare di nuovo il pieno di energia". E poi se al rientro dalle ferie non siamo contenti di come sono andate le cose, prevediamo subito qualche altro momento di evasione. "Sfruttiamo questa esperienza per capire cosa abbiamo sbagliato, cosa non ci è piaciuto, cerchiamo di tramutarla in qualcosa di costruttivo. Le vacanze non sono mai tutte da buttare".

5. Vacanze separate? Sì, grazie

Il lockdown ha messo a dura prova tantissime coppie che ora, alla sola idea di trascorrere anche le vacanze insieme, rabbrividiscono. "In questi casi fare una vacanza separati può essere consigliabile – suggerisce Mattioli – Se c'è una crisi di coppia prendersi qualche momento, una o due settimane, per ragionare sui sentimenti e sulla relazione potrebbe essere utile. L'importante è che la scelta sia condivisa e non imposta da uno dei due". Passare del tempo da soli, senza l'altro, può essere un'occasione per rigenerare la coppia, per cominciare a osservare la relazione da diversi punti di vista. Sconsigliato invece, se c'è aria di crisi, sperimentare nuove esperienze. "Le vacanze sono già brevi e cariche di aspettative. Il rischio, se proviamo cose nuove mentre stiamo attraversando un momento di instabilità emotiva, è incappare in ulteriore stress". 

Consiglio extra: fare decompressione prima e dopo le vacanze

Sono finiti i tempi in cui si partiva a giugno e si tornava a settembre e si aveva il tempo per abituarsi sia alla partenza che al rientro dalle vacanze. "Oggi ci si ritaglia una o al massimo due settimane, mentre ci vuole del tempo per assestarsi sulla nuova routine. E spesso si passa dalla frenesia dei preparativi a dei veri e propri cali di umore durante le vacanze". Per questo potrebbe essere utile (anche se purtroppo a volte difficile da attuare) prendersi uno o due giorni (basta anche qualche ora di permesso dal lavoro) prima di partire. "Bisogna creare una sorta di decompressione per riprendere un minimo di rapporto con sé stessi e non arrivare alla partenza tesi come corde di violino". Mentre il rientro per alcuni può essere un contraccolpo talmente forte da azzerare i benefici delle vacanze. "Se torniamo da una vacanza in cui siamo stati bene, che ha funzionato bene, proviamo a prevedere qualche cambiamento nel nostro quotidiano e programmiamo da subito qualche altro weekend durante l'anno. Il lavoro è stressante ed è bene staccarcene ogni tanto. Le ferie non sono che un motore di cambiamento e soprattutto di miglioramento della nostra vita quotidiana".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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