Li chiamano non a caso gli Oscar della Musica, perché in effetti è il riconoscimento più ambito del mondo musicale, al pari di quello omonimo del mondo cinematografico. Portare a casa un Grammy significa mettere un punto fermo nella propria carriera, figuriamoci collezionarne diversi. E infatti di artiste che sono riuscite ad accaparrasene una consistente sfilza, ce ne sono un po'. Mai come quest'anno è emerso forte e chiaro quanto il contributo delle donne nel panorama artistico musicale sia di rilievo e di grande valore. Il riconoscimento ha premiato tantissime cantanti e cantautrici, alcune di queste entrate nella storia coi loro record. Non conta l'età, non conta cosa si ha alle spalle, non conta da quanti anni si è sul palcoscenico: il pubblico vuole artisti capaci di comunicare qualcosa, in cui riconoscersi, capaci di raccontare trasversalmente una storia che sia di tutti. E le grandi donne di questa edizione hanno dimostrato di saperlo fare benissimo ciascuna a proprio modo, mettendo sempre davanti la loro unicità, senza fingere di essere altre persone e senza mai omologarsi, avendo anche il coraggio di osare.
Stravincono le donne ai Grammy 2021
È stata la notte delle donne. Le quattro categorie più importanti ai Grammy 2021 hanno visto la vittoria di artiste di età e background diversi, ma con diverse cose in comune: il loro talento, la loro sensibilità e la loro grande capacità comunicativa, che va oltre qualunque schema predefinito. Beyoncé (39 anni) si è aggiudicata ben quattro statuette quest'anno: raggiungendo quota 28 (20 dei quali da solista) è diventata l'artista donna più premiata da quando esistono i Grammy. Ha superato Allison Krauss (27), ha raggiunto Quincy Jones e le manca pochissimo per sbaragliare il record dei record, quello detenuto da George Solti con 31 premi. Beyoncé è sulla cresta dell'onda da un ventennio, prima con le Destiny's Child e poi con la carriera da solista: ha sempre dimostrato una grinta fuori dal comune. Prima di lei non è mai arrivato il gossip, si è sempre parlato solo del suo talento musicale, della sua presenza scenica, dei suoi album. E non si è mai tirata indietro quando si è trattato di reclamare con orgoglio le proprie origini e il suo essere donna, incoraggiando le nuove generazioni a portare avanti con convinzione i propri sogni proprio come ha fatto lei. Un esempio insomma, proprio come altre giovani donne che seppur meno "navigate" nel mondo della musica si sono imposte con decisione.
La musica è femmina
Nella storia è entrata anche Megan Thee Stallion: Best New Artist e prima rapper donna a vincere per la miglior canzone rap. Per quanto riguarda Album dell'anno e Disco dell'anno, invece, anche questi due Grammy sono al femminile quest'anno. Folklore di Taylor Swift ha vinto nella prima categoria, facendo della 31enne la prima donna ad aver vinto per la terza volta consecutiva questo premio. Invece Everything I Wanted di Billie Eilish è il disco dell'anno, il premio principale, che lei porta a casa per la seconda volta. La diciannovenne ha scalato le classifiche in pochissimo tempo, la sua carriera è esplosa velocissima e l'ha portata alla ribalta con prepotenza: questo l'ha costretta a fare i conti con la depressione, col body shaming, con l'esposizione mediatica. Un notevole stress, data la sua giovane età, che ha sopportato in nome della musica e per poter essere d'aiuto alle ragazze come lei, che infatti la identificano come un modello positivo da seguire: coraggio, determinazione, amore per ciò che si fa. Che sono poi le doti che accomunano queste grandi donne che si sono distinte quest'anno e che hanno dimostrato che al di là dell'aspetto fisico e di un vestito, al di là di tutte le barriere di genere ancora esistenti e che si impegnano ad abbattere, ci sono qualità che il pubblico sa cogliere e premiare.