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Kalanchoe: come coltivarla e i consigli per prendersene cura

La kalanchoe è una pianta succulenta ideale da tenere in casa, è infatti una pianta ornamentale conosciuta in Italia anche con il nome di calancola. Scopriamo come coltiavarla e curarla per donare un tocco di colore alla nostra casa o al nostro giardino.
A cura di Redazione Donna
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La kalanchoe è una pianta succulenta che appartiene alla famiglia delle Crassulacee, originaria delle zone tropicali e subtropicali di Asia e Africa, in particolare del Madagascar, ma molto diffusa in tutto il mondo e utilizzata soprattutto per fini ornamentali, grazie ai suo fiorellini colorati e all'eleganza delle sue foglie. Ne esistono più di 100 specie diverse anche se la più diffusa in Italia è la kalanchoe blossfeldiana, conosciuta più comunemente come calancola, si tratta di una pianta perenne che può raggiungere i 30 cm di altezza, con foglie verdi e carnose molto lucide e fiori piccoli, dalla forma tondeggiante e di diversi colori, che possono variare dall'arancio, al giallo, al rosa fino al viola. Altre varietà, difficili da trovare da noi, sono la kalanchoe daigremontiana, la kalanchoe pinnata e la Kalanchoe gastonis-bonneri, tutte tipologie di kalanchoe molto utilizzate in Asia e Africa anche per le loro proprietà terapeutiche e curative.

La kalanchoe è una pianta che porta con sè un significato e un messaggio ben preciso: se regalata, è di buon augurio per la casa, un dono da fare anche a chi non ha il pollice verde, dato che si tratta di una piantina che dona colore e allegria agli interni senza pretendere molte cure. Ma ecco come coltivare questa pianta e i consigli per farla durare a lungo.

Come coltivare la kalanchoe: la pianta da interni per abbellire mensole e davanzali

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La kalanchoe è una tipica pianta da interni che non richiede molta cura e si adatta facilmente ad ogni ambiente, è molto decorativa e garantisce una lunga fioritura. La calancola potrà così abbellire le nostre mensole, i davanzali, oppure essere coltivata in giardino, anche se di rado viene posta all'aperto. È una pianta  che sopporta molto bene la siccità e non ha bisogno di frequenti annaffiature, quindi è l'ideale per chi non ha molto tempo per curare le piante ma vuole dare un tocco di colore alla propria casa.

Terreno da utilizzare e annaffiatura

La kalanchoe è una pianta succulenta tropicale per questo non teme la siccità, al contrario non ama il gelo e i ristagni d'acqua. La coltivazione ideale è quella in un terreno umido, ben drenato e ricco di torba: potete utilizzare il terriccio per le piante grasse, aggiungendo della ghiaia per aumentarne la capacità drenante. Non ha bisogna di molta acqua, in estate annaffiatela ogni 2 o 3 giorni, o quando il terreno è asciutto, d'inverno invece va annaffiata una volta a settimana oppure ogni 15 giorni: più il clima è freddo e meno avrà bisogno di acqua. La temperatura ideale per far crescere al meglio la kalanchoe è compresa tra 15 e 22 gradi mentre va in sofferenza se le temperature scendono sotto i 10 gradi.

Concimazione

La kalanchoe è una pianta abbastanza resistente, per questo può sopravvivere anche senza concimazione. Il concime però, pur non essendo essenziale, concorre alla crescita della pianta, conferendole maggiore armonia e bellezza. Bisogna utilizzare concimi con un'alta concentrazione di potassio che garantirà alla kalanchoe un'abbondante fioritura. In primavera e in estate la concimazione va eseguita 2 volte al mese mentre in inverno vanno sospese.

Esposizione e fioritura

Per crescere bene la kalanchoe ha bisogno di luce: nei mesi caldi, però, è meglio non metterla alla luce diretta del sole, o comunque per non più di poche ore al giorno. L'alternativa è collocarla in una zona di ombra luminosa anche se, per ottenere il massimo da questa piantina, l'ideale sarebbe variare l'esposizione in base alle stagioni: in primavera e in estate preferite un'esposizione a est o a ovest, in autunno e in inverno meglio esporla a sud, al riparo dal vento. Se decidete di coltivare la kalanchoe in giardino, scegliete una posizione di mezz'ombra luminosa. Se abitate in zone con inverni rigidi spostate la piantina in una serra oppure in casa, in quanto soffre molto il freddo.

Per quel che riguarda la fioritura, la kalanchoe è una pianta brevidiurna, fiorisce cioè quando le giornate si accorciano. Per produrre fiori questa pianta ha bisogno di 14 ore di buio al giorno. Per avere la pianta fiorita tutto l'anno molti vivaisti ne stimolano la fioritura in modo artificiale, programmandola anche nei periodi di riposo vegetativo: spesso infatti troviamo in vendita la kalanchoe nel periodo natalizio accanto alla stella di Natale. La forzatura della fioritura compromette però il ciclo vitale della pianta che, una volta sfiorita, difficilmente produrrà altri fiori.

Rinvaso annuale

La kalanchoe deve essere rinvasata una volta all'anno, meglio se al termine della fioritura, nel mese di aprile. Utilizzate sempre il terriccio che si usa per i cactus o per le piante grasse in generale, a cui aggiungere della sabbia di fiume per favorire il drenaggio dell'acqua. Collocate sul fondo del vaso anche della ghiaia così da scongiurare ristagni idrici che possono rovinare la pianta. Preferite poi dei vasi in terracotta: sono infatti porosi e favoriscono l'evaporazione dell'acqua in eccesso.

Malattie e parassiti

La kalanchoe è una pianta molto resistente, è difficile quindi che si ammali o che subisca attacchi da parte dei parassiti. Se però riscontrate delle macchie sulle foglie, con molta probabilità vi trovate di fronte ad un attacco di cocciniglia, si tratta di un parassita che si diffonde soprattutto sulla parte inferiore delle foglie. Per eliminarla utilizzate dell'ovatta imbevuta con dell'alcol oppure utilizzate un po' di sapone di Marsiglia sciolto nell'acqua e spruzzate questa soluzione sulle foglie ogni tre giorni, anche più volte nell'arco della giornata.

Kalanchoe: i consigli per farla durare di più

Vediamo ora quali sono i consigli da seguire per far durare a lungo la nostra kalanchoe, piccole accortezze che ci permetteranno di far crescere la nostra piantina sana e rigogliosa.

  • Quando la kalanchoe sfiorisce, in tarda primavera, portatela fuori e, all'inizio dell'estate fate delle talee, tagliando dal fusto un pezzo di circa 10 cm, che dovrà essere privo di fiori. Lasciare le talee fuori a crescere fino all'arriva dei primi freddi e portatele poi in casa dove fioriranno fino alla primavera.
  • Se disponete di un davanzale esposto a sud, potete tenere lì la vostra kalanchoe: la continua esposizione al sole vi permetterà di avere la vostra piantina fiorita tutto l'anno. Ricordate però di rinnovare sempre la pianta ogni anno facendo delle talee.
  • La kalanchoe non ha bisogno di una vera e propria potatura, vi basterà eliminare le foglie secche e, saltuariamente, togliere quelle più grandi che si trovano in basso che potrebbero soffocare il terreno.
  • Se la vostra kalanchoe presenta le foglie mollice, significa che l'avete annaffiata troppo. Sospendete quindi le annaffiature e asciugate radici e terriccio.
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