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Il principe Harry e Meghan Markle “furiosi” con i paparazzi: li fotografarono dopo l’aborto spontaneo

La coppia ha spesso denunciato la mancanza di privacy e il fatto di avere sempre i paparazzi alle calcagna. Ora l’edizione aggiornata di Finding Freedom, la biografia non autorizzata sulla coppia, rivela che li seguirono anche fuori dalla clinica il giorno in cui Meghan Markle ebbe un aborto spontaneo.
A cura di Beatrice Manca
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La duchessa di Sussex Meghan Markle ha parlato apertamente di aver perso un figlio nell'estate del 2020 e del dolore che l'aborto spontaneo le ha causato. Adesso però arrivano nuovi dettagli su quel momento, come la furia dei due contro i paparazzi che la seguivano. Questa è una delle molte rivelazioni contenute nell'edizione aggiornata di Finding Freedom, la biografia non autorizzata su Harry e Meghan. L'ultimo anno infatti è stato denso di avvenimenti per la coppia, e il libro torna alle stampe con nuovi dettagli.

Le foto di Harry e Meghan fuori dalla clinica

La coppia ha spesso denunciato la mancanza di privacy e il fatto di avere sempre i paparazzi alle calcagna. Nel libro emerge che i fotografi seguirono Meghan e Harry anche fuori dalla clinica dove la duchessa era stata ricoverata per un aborto spontaneo. Sul sito dell'Indipendent è stato pubblicato uno stralcio del libro che spiega di come si sia sentita Meghan quel giorno: "Quello che sarebbe dovuto essere un momento privato è diventato il titolo dei tabloid, con dozzine di foto della coppia che entrava nel Suv". In quel momento in realtà i paparazzi non potevano sapere per quale motivo la coppia avesse bisogno di assistenza medica. L'inseguimento spietato dei reporter a caccia di una foto, di un scoop, li ha colpiti alla cieca, aggiungendo dolore a un momento già molto difficile per la coppia. Secondo i due autori, Omid Scobie e Carolyn Durand, Harry e Meghan erano "furiosi".

La lettera aperta di Meghan sull'aborto

Meghan poi decise di parlare di quell'esperienza attraverso una lettera aperta sul New York Times, scritta per non far sentire sole le altre donne che come lei avevano vissuto quel dolore accompagnato troppo spesso da solitudine, stigma e un ingiustificato senso di vergogna. "Perdere un figlio significa portare un dolore quasi insopportabile – aveva scritto – vissuto da molti ma di cui parlano pochi […] Eppure, nonostante la sconcertante comunanza di questo dolore, la conversazione rimane un tabù, piena di vergogna (ingiustificata) che perpetua un ciclo di lutto solitario". Le rivelazioni del libro non sono mai state confermate dalla coppia: di certo però vedere un momento tanto doloroso sbattuto in prima pagina non deve essere stato facile da affrontare, nemmeno da due persone abituate alla stampa come i royals.

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