Il cappotto cammello non passa mai di moda: 10 buoni motivi per avere il capo must nel guardaroba
Con la cintura, con i bottoni, con i reverse: il cappotto cammello ha attraversato la storia della moda in mille declinazioni diverse. Quello che è rimasto sempre uguale è lo stile raffinato: nato sui campi da polo della nobiltà inglese, è stato preso in prestito dal cinema e dalla borghesia per il fascino discreto e intramontabile. Estremamente versatile, il camel coat si porta a tutte le età e con qualsiasi look, dai jeans all'abito elegante. Per questo è un capo fondamentale da avere in guardaroba: non solo per questo inverno, ma per i prossimi cento anni. Se volete acquistarne uno, questo è il momento giusto: è protagonista delle collezioni Autunno/Inverno 2020-21 di moltissimi brand e i saldi sono dietro l'angolo. Ecco dieci motivi per averlo subito in guardaroba.
1 Non passerà mai di moda
Il camel coat ha oltre un secolo di storia: il suo vero nome è polo coat, perché era usato dalla nobiltà inglese per giocare a polo a cavallo. Il materiale usato era la pregiata lana di cammello, molto calda e resistente nel tempo: da allora è protagonista della moda, che lo ha declinato in mille modi diversi. Quelli di Dior, negli anni Cinquanta, erano il simbolo dell'eleganza ritrovata dopo gli anni difficili della guerra. Negli anni Settanta fu Yves Saint Laurent a renderlo un capo borghese, dal fascino sottile e discreto. Una storia lunghissima, destinata a durare ancora nei prossimi decenni.
2 È il must-have di questo inverno
Da Max Mara a Bottega Veneta, passando per Ferragamo e Saint Laurent: nelle collezioni invernali il cappotto beige domina le passerelle. Per MaxMara è un capo iconico: nella collezione Autunno/Inverno 2020-2021 lo propone in diverse varianti, da quelle sportive a quella super glamour con le ruches applicate sulle maniche. Valentino lo ingentilisce con i ricami floreali, Bottega Veneta opta per una linea più pulita e rigorosa. I brand low cost hanno recepito il messaggio, proponendo cappotti dalle nuances biscotto o caramello.
3 Si abbina a tutto
Dal tubino nero al pullover rosso, dalla camicia bianca al denim: non c'è un colore con cui il beige non si abbini bene. Smorza le tinte più accese (le più difficili da abbinare) e illumina il total black: in questo è un'ottima alternativa al grigio ma è più portabile del marrone. Insomma, il cappotto cammello sostituisce egregiamente nell'armadio il cappotto nero "salva-look" per eccellenza.
4 Rende elegante anche il look più sportivo
Il grande valore di questo capo è racchiuso in una parola, versatilità: non sfigura di sera o in un'occasione elegante ma si porta bene a tutte le ore. Anche (e soprattutto) per completare un abbinamento basic, come jeans e t-shirt: aggiunge subito un tocco di eleganza e ci fa sentire al sicuro e invincibili. Coco Chanel diceva che nessun uomo farà sentire una donna protetta come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali neri. Tanto meglio se color cammello.
5 È un investimento per il futuro
Non uscirà mai dalle passerelle e, con un po' di attenzione, nemmeno dall'armadio: scegliendolo nel materiale giusto il cappotto di cammello dura una vita. La lana di cammello, morbida e calda, è il "gold standard" ma esistono molte alternative in fibre naturali, come il cachemere o la lana. Vale la pena spenderci un po' (magari approfittando dei saldi) perché è un investimento per il futuro: per mantenerlo perfetto negli anni basta spazzolarlo di tanto in tanto e ricordarsi di lavarlo a secco prima di riporlo nell'armadio all'arrivo della primavera.
6 Sta bene a ogni età
Il cappotto cammello è un capo classico, ma non per questo significa che si porta solo dopo una certa età: la tiktoker Elisa Maino, diciassette anni, è stata fotografata con un modello a cappa alla sfilata di Maryling, durante l'ultima fashion week milanese. Basta puntare sugli accessori giusti: sneakers, clutch e pullover colorati per sdrammatizzare il look. La versatilità di questo capo infatti esalta sia la freschezza delle ventenni che la bellezza matura delle signore.
7 È il pezzo forte di ogni look
Basta un bel cappotto e si è pronti per uscire: un capo così iconico infatti risolve anche il look più semplice. Un esempio: mocassini, golfino nero e maxicappotto color cammello ed ecco un look in stile Audrey Hepburn. Il cappotto diventa il pezzo forte su cui puntare, senza bisogno di altro: per questo lo abbiamo visto spesso anche nei front row delle sfilate, o nei look di influencer e vip.
8 Ha fatto la storia del cinema
Nato come indumento maschile, il cappotto cammello è stato molto amato dalle grande dive del cinema, da Greta Garbo a Marlene Dietrich. Alain Delon lo porta con il bavero alzato nel film "La prima notte di quiete" del 1972. Nello stesso anno Marlon Brando lo scelse per girare Ultimo Tango a Parigi. Il regista Bertolucci molti anni dopo ha raccontato che fu proprio lui a metterselo addosso, dicendo: "Farò il film con questo, è perfetto".
9 È il più amato dai royals
L'origine nobile di questo cappotto resiste ancora oggi nel guardaroba della famiglia reale: l'abbiamo visto indossato in diverse occasioni da Meghan Markle e da Kate Middleton. Due personalità diverse accomunate da un capo classico e versatile. Ma anche la "nostra" nobiltà lo ha sfoggiato: un esempio è la stilosissima Beatrice Borromeo, moglie di Pierre Casiraghi di Monaco. Lei ha scelto un modello monopetto bordato di nero, con maxi-bottoni a contrasto.
10 C'è un modello per tutti i gusti (e per tutte le tasche)
Avvitato o con un solo bottone, doppiopetto o con la cintura modello "vestaglia", corto o lungo fino ai piedi: ne esistono così tante varianti che è impossibile non trovare il modello giusto per ogni donna, a prescindere dai gusti e dalla taglia. I saldi si avvicinano e il cappotto cammello è il pezzo su cui puntare: i brand low-cost, da Uniqlo a Zara, lo propongono in vari modelli, tutti sotto i cento euro.