I segreti delle nozze di Diana e Carlo: perché Lady D aveva due bouquet
Lady Diana e il principe Carlo si sono detto sì il 29 luglio 1981: tutto il mondo aveva gli occhi puntati su di loro, su quel matrimonio da favola che si sarebbe poi rivelato nient'altro che una gabbia di infelicità. 750 milioni di persone, distribuite in 60 Paesi del mondo, hanno assistito alla cerimonia, la più spettacolare mai vista prima. La coppia si è poi separata dieci anni più tardi, prima che la vita della principessa si spegnesse in un tragico incidente automobilistico. L'affetto nei suoi confronti non si è invece mai affievolito e la sua vita continua ad affascinare e incuriosire. Nuovi dettagli sono emersi in merito al fatidico giorno delle nozze grazie al documentario televisivo The Wedding Of The Century, narrato da Angela Rippon, che include anche alcuni filmati dell'evento recentemente restaurati.
Non uno, ma due bouquet per Lady Diana
Il giorno del matrimonio Lady Diana indossava uno spettacolare abito con strascico da record. Al fiorista David Longman fu espressamente chiesto di realizzare qualcosa che fosse in linea con lo stile del vestito e con la personalità della sposa. Optò per qualcosa di sontuoso, ma elegante. L'89enne ricorda perfettamente i fiori scelti dalla principessa per il grande giorno: mughetto, gelsomino e orchidee. E ricorda perfettamente anche la richiesta del principe Carlo: voleva al centro del bouquet una rosa Mountbatten. Questa rosa da giardino (di una particolarissima sfumatura violacea-magenta) era in memoria di suo zio, a cui era molto legato: era per lui come un mentore. Fu ucciso dall'IRA nel 1979 e proprio nella sua tenuta di campagna i novelli sposini trascorsero parte della loro luna di miele. Longman per le nozze del secolo realizzò due bouquet identici: uno per volontà di Diana venne collocato sulla Tomba del Milite Ignoto nell'Abbazia di Westminster, l'altro fu consegnato a Buckingham Palace per le foto.
Doppia torta nuziale per il matrimonio del secolo
La torta nuziale a cinque piani fu realizzata dal pasticciere della Marina, Dave Avery, basandosi su un'antica ricetta di famiglia. Ha raccontato di averci lavorato per settimane continuando ad assaggiarla per assicurarsi che la ricetta fosse perfetta. Ha ricordato Diana come una persona molto educata ed affascinante: "Era bellissima, assolutamente stupenda. Non voleva un monumento, voleva una torta nuziale". Per la grande occasione Avery realizzò non una, ma ben due torte identiche, così da scongiurare un eventuale inconveniente avendone una di riserva: "È andato tutto benissimo. Abbiamo esposto la seconda torta alla scuola di cucina e l'abbiamo tagliata in 2840 pezzi, che abbiamo dato ai corsisti".