I peggiori look del 2012

La moda è anche un divertimento, sarebbe un guaio prendersi troppo sul serio con ciò che si indossa, soprattutto nelle occasioni speciali in cui la disinvoltura è essenziale. Ma la moda è un divertimento anche per chi l'osserva, perché è inutile negare come di fronte gli scintillanti Oscar o al nostro caro vecchio Festival di Sanremo non si possa ressitere al commentare i look delle celebrità, un piacere a cui ormai fa lo scambio delle opinioni e delle cattive, ma innocue, battute su Twitter. Il peggio che abbiamo visto nel 2012? Eccolo.

Nicki Minaj  ha iniziato il 2012 vestita da cardinale ai Grammy Awards di febbraio,  a lei il senso dell'umorismo di certo non manca, anzi pare ne abbia così tanto da storpiare. In ogni caso il rosso mantello con cappuccio rosso su cui campeggia la medusa di Versace è stato solo il primo di una serie di outfit che l'hanno imposta come assoluta reginetta del non stile. Ci resta un solo dubbio: la Minaj era per caso convinta di dovere sostenere un provino per la serie tv "I Borgia"? Aveva scambiato i Grammy 2012 per una festa in maschera? Lady Gaga avrebbe montato sopra l'abito una ridicola lettura in chiave politica (forse la critica al maschilismo della Chiesa), ma Nicki ha avuto più senso della misura, almeno in questo.

Christina Aguileira e Azealia Banks le contendono lo scettro tra le cantanti. La prima è notoriamente una certezza in fatto di disastri sul tappeto rosso e ultimamente anche musicali, al party per il lancio di un prestigioso smartphone a Beverly Hills si è presentata con dei leggings che hanno sottolineato la sua non brillante forma fisica, una t-shirt con la stampa di  Topolino, un chiodo di pelle nera corto e un cappellino animalier che incorniciava una capigliatura evidentemente passata per sbaglio sotto una fiamma ossidrica, ma considerata la storia delle pettinature della Aguileira c'è da credere che i suoi capelli hanno visto cose che noi umani possiamo solo immaginare. Azealia Banks invece ha pensato bene di presentarsi al party di GQ in cui si celebrava l'eleganza maschile con un completino che ben si presta ad altri contesti (tipo la tangenziale?).

Le attrici – quanto alle dive del cinema, o presunte tali, la sfida è tra la gonna a paracadute sfoggiata da Piper Perabo sulla passerella degli Oscar, su cui ha avuto comprensibilmente qualche difficoltà tecnica negli spostamenti, e quella vaporosa come una nuvola di Sarah Michelle Gellar ai Golden Globe che, evidentemente, deve avere scambiato per l'assunzione al cielo stando all'astratta stampa dell'abito, molto poco glamour. La sfida potrebbe essere risolta facilmente dalla confezione (chiamarlo abito risulta difficile, se non addirittura eretico) in cui era avvolta Christina Ricci che al Met 2012 non ha perso occasione per mortificare, ancora una volta, la sua bellezza.

Le italiane – un ritratto triste quello che viene fuori da tre brutti look che rappresentano qualcosa di più profondo di un semplice errore di stile. Loredana Bertè sul palco del Festival di Sanremo infiocchettata a festa e la giacca di pelle faceva quasi tenerezza nel rivendicare il suo essere stata un mito, ma il tempo passa e ci sono un'età e un modo per fare ogni cosa; Marina Ripa di Meana, l'unica donna con la faccia tosta di atteggiarsi a maestra di stile pur coltivando l'hobby di versare urine sul capo di esperti d'arte, con i suoi cappelli non perde occasione di rendersi ridicola, così eccola con delle corna in testa alla Mostra del Cinema di Venezia, del resto cosa non si farebbe per quindici secondi di celebrità? Infine, unica eccezione nella nostra selezione dedicata a red carpet ed eventi, Nicole Minetti, il consigliere regionale che ha fatto tanto discutete per la sua apparizione sulla passerella di Parah in un look volgare almeno quanto l'idea di donna che evidentemente questo brand deve avere in mente scegliendo di affidare la propria immagine all'ex igienista dentale più famosa d'Italia, purtroppo.