I cotton fioc non devono essere utilizzati nelle orecchie: ecco perché continuiamo a farlo
I cotton fioc sono tra gli oggetti più pericolosi utilizzati per la pulizia delle orecchie poiché introducono batteri e possono rimanere incastrati ma, nonostante ciò, tutti continuano ad acquistarli. In un articolo del “Washington Post” scritto da Robert A. Ferdman sono stati definiti i prodotti “più controversi dell’Occidente” poiché vengono usati proprio nel modo sconsigliato dalle aziende di produzione, sulle cui confezioni c’è infatti una precisa avvertenza: “Non inserire nel canale uditivo”.
A inventarli è stato Leo Gerstenzang, che ha pensato di avvolgere del cotone intorno ad un bastoncino per applicare facilmente dei prodotti sulla pelle di suo figlio. Dal 1923 sono poi entrati in tutti i negozi, che ne pubblicizzavano i vari usi domestici, ma mai nessuno ha consigliato di inserirli nelle orecchie. Per quale motivo dunque continuiamo ad utilizzarli ogni giorno nel modo più pericoloso? La risposta è molto semplice: ci fanno provare delle sensazioni fantastiche. Le orecchie sono infatti disseminate di terminazioni nervose che inviano segnali alle altri parti del corpo e, solleticandole, stimoliamo un senso di piacere viscerale.
Inoltre, più usiamo i cotton fioc più avvertiamo prurito nelle orecchie per questioni dermatologiche, cosa che ci costringe ad utilizzarli ancora di più. Secondo l’autore dell’articolo si crea dunque un circolo vizioso, una vera e propria dipendenza, anche se in forma inconsapevole. L’unico modo per cambiare la visione comune di questo prodotto? Avere dei problemi alle orecchie ed essere costretti dagli specialisti a non utilizzarli.