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I 65 anni di Jean-Paul Gaultier: auguri all’enfant terrible della moda

Jean-Paul Gaultier, l’enfant terrible della moda, il 24 aprile 2017 compie 65 anni. Nonostante non abbia frequentato nessuna scuola da stilista, il designer francese si è distinto per talento e creatività fin da giovanissimo. Ancora oggi, è tra i nomi più irriverenti e visionari del fashion system.
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A cura di Valeria Paglionico
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Jean-Paul Gaultier, il noto designer francese, il 24 aprile 2017 compie 65 anni. Non ha frequentato nessuna scuola di moda ma è stato ugualmente capace di esprimere alla perfezione tutta la sua creatività, dando vita a uno stile unico, da vero e proprio "ragazzo ribelle". Non a caso, è stato definito l'enfant terrible del fashion system. Durante la lunga carriera ha curato i look delle star più famose al mondo, ha prodotto capi iconici diventati ormai leggendari, distinguendosi sempre per la sua originalità. Ancora oggi viene considerato uno dei nomi più irriverenti e visionari del mondo della moda.

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I primi passi nella moda dell'enfant terrible

Jean-Paul Gaultier è nato il 24 aprile del 1952 ad Arcueil ed è cresciuto nei sobborghi di Parigi, dove ha fatto coming out da giovanissimo. E' sempre stato appassionato di moda ma non ha mai frequentato scuole per stilisti, ha preferito mandare i suoi bozzetti direttamente ai designer più famosi al mondo. E' proprio dopo aver ricevuto uno dei suoi disegni che Pierre Cardin ha deciso di assumerlo come assistente nel 1970.

Al suo fianco Gaultier ha appreso i segreti e l’eccellenza sartoriale del taglio. La prima collezione che porta il suo nome risale al 1981. Il tratto distintivo delle sue creazioni è sempre stata la fusione di stili differenti in cui il casual si mescola con il formale dando vita a qualcosa di inusuale e inaspettato. Lo stilista ha avuto il merito di aver saputo trasformare elementi della cultura pop in prodotti d'alta moda, rendendo popolare l'uso dei pantaloni nel guardaroba femminile e delle gonne in quello maschile.

Jean-Paul Gaultier, lo stilista amato dalle star

Agli anni Novanta risale il sodalizio con Madonna per cui Gaultier ha creato svariati costumi, primo tra tutti il celebre reggiseno con coppe a cono diventato il simbolo dello stile irriverente della popstar, indossato rigorosamente sopra i vestiti oppure abbinato con i bustini di raso con le stecche in vita.  La loro collaborazione continua ancora oggi, Jean-Paul ha infatti curato i costumi di scena della star per il suo recente Confessions Tour. L'enfant terrible ha vestito anche altri noti cantanti come Kylie Minogue, Marilyn Manson, Mylène Farmer e ha poi disegnato gli abiti comparsi in diversi film come "Il quinto elemento" di Luc Besson, "Kika – Un corpo in prestito" di Pedro Almodóvar e "La città perduta" di Jean-Pierre Jeunet, portando il suo stile originale sia nel mondo della musica che in quello del cinema.

Nel 1993 ha lanciato una linea di profumi caratterizzata dal packaging sexy e affascinante, divenuto iconico, che riprende le forme del corpo maschile e femminile. Nel 2003 è diventato direttore creativo di Hermés continuando però a dirigere le linee del marchio Jean Paul Gaultier. Dopo aver detto addio alle passerelle di prêt-à-porter nel 2014, ha continuato a occuparsi della collezione di alta moda.

Lo stile irriverente di Jean-Paul Gaultier

Jean-Paul Gaultier è stato capace di rivoluzionare il fashion system con il suo stile irriverente e sopra le righe. Le sue collezioni di alta moda riescono a fondere gli opposti, le culture, i ruoli, i generi, dando vita a sfilate che possono essere paragonate a vere e proprie rappresentazioni artistiche piuttosto che a semplici défilé. Non è un caso che spesso per i suoi show abbia scelto modelli e modelle non convenzionali, come anziani, curvy o persone con molti piercing e tatuaggi, destando non poco scalpore. I suoi abiti sono così creativi da essere "vulcanici", in ogni dettaglio è possibile ritrovare la personalità dissacrante e ribelle del loro stilista.

Gaultier è stato capace di interpretare il mondo contemporaneo in modo comico e intelligente, senza mai prendersi troppo sul serio e dando spazio a ogni tipo di esagerazione, dal reggiseno a cono che esaspera la parte più femminile del corpo di una donna, fino ad arrivare agli abiti "farfalla" o ai vestiti ispirati al mondo religioso. Tanti auguri dunque a un designer visionario e geniale che è stato capace di portare nel fashion system non solo la sua personalità irriverente ma anche un tocco di ironica freschezza e originalità.

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