Heroines, l’album di Beatrice Venezi per le eroine dell’opera lirica: empowerment femminile in musica
Heroines è un titolo tutt'altro che casuale. Il nome scelto per il nuovo album di Beatrice Venezi affonda le radici in quello che è da sempre il fulcro dell'attività del Maestro: dare un chiaro messaggio di empowerment femminile. Con la sua attività, lei rappresenta in pieno questo ideale: è una donna abituata a confrontarsi con un settore che è da sempre considerato ‘maschile'. Non sono tante le donne direttrici d'orchestra, anzi direttori. Come aveva spiegato a Fanmpage.it, per lei la parità di genere non passa attraverso la differenziazione linguistica, che anzi va a sottolineare il sesso di un professionista, che è l'unica cosa che del suo operato non dovrebbe interessare. Lei crede fermamente nell’importanza di raggiungere una piena e vera la parità di genere, nella musica e non solo, affinché le donne non si sentano più costrette a scegliere tra carriera e famiglia, affinché possano esprimere al meglio le loro potenzialità in ogni ambito. Lei la sua carriera la sua portando avanti con successo, si è lanciata anche in un'avventura televisiva (come giurata di AmaSanremo) ed è da poco uscito il suo nuovo album Heroines.
Heroines, le eroine della musica classica
Heroines è il secondo album di Beatrice Venezi, uscito venerdì 3 dicembre per l'etichetta Warner Music Italia, interamente dedicato come suggerisce il titolo ai grandi personaggi femminili di Verdi, Strauss, Shostakovich, Cherubini, alle eroine di Piazzolla e Lloyd Webber. Le donne che il Maestro ha scelto sono tutte figure dalle storie complesse, eppure affascinanti, storie tutte diverse di donne che non sempre la società del tempo ha capito. Si va da Giovanna d’Arco a Isotta, da Maria de Buenos Aires a Evita, da Medea a Fedora fino alla Lady Macbeth di Shostakovich. Dunque sono donne le cui storie parlano di violenza, abuso di potere, omicidio, amore, libertà, femminilità.
La musica ha dato loro molto spazio nella tradizione dell'opera lirica, proprio per tramandare quei valori, per far meglio comprendere l'intensità di quelle vite, che ancora hanno tanto da raccontare a distanza di secoli, perché riescono sempre a risultare attuali. L'album Heorines fa proprio questo: parallelamente al viaggio nella storia della musica, fa un viaggio nella storia dell'animo femminile, nella sua complessità. Sono storie di eroismo che possono ancora parlare e dire qualcosa di contemporaneo.
Proprio perché è fermamente convinta della grande attualità nascosta nel repertorio operistico, Beatrice Venezi è molto impegnata in qualità di divulgatrice, soprattutto nei confronti del pubblico più giovane. Lei stessa è giovanissima ed è una poche donne al mondo a dirigere orchestre a livello internazionale. La sua partecipazione ad AmaSanremo e a Sanremo era funzionale proprio a questo: avvicinare gli spettatori al mondo della musica classica, rendendolo meno elitario e più accessibile.