Greenwashing: attenzione ai cosmetici bio che in realtà non lo sono
Nell'ultimo periodo il boom dei prodotti "green" e "bio" ha fatto sì che nel mondo della bellezza siano nati sempre più prodotti che promettono di essere naturali e bio ma che in realtà non lo sono. Molti cosmetici infatti vengono venduti come eco sostenibili e green ma in realtà contengono altre sostanze e ingredienti che di naturale hanno ben poco.
Per indicare questa tipologia di prodotto è stato coniato addirittura il termine "Greenwashing" un neologismo che indica una vera e propria strategia di comunicazione che costruisce un'immagine ingannevole e non veritiera del prodotto che rappresenta. Al giorno d'oggi attraverso la parola bio, e packaging studiati nel minimo dettaglio con colori e materiali naturali si cerca di ingannare il consumatore. L'Associazione Internazionale per la Cosmesi Naturale e Biologica, Natrue, ha spiegato in un convengo a Expo che il fenomeno è sempre più diffuso: "Packaging, colori, parole chiave fuorvianti come ‘bio' e persino l'ordine con cui vengono nominati gli ingredienti, tutto ciò contribuisce a ingannare il consumatore, approfittando del fatto che la sua domanda di ‘naturalità' è sempre più forte, anche nel settore della cosmesi".
Il consiglio quindi è quello di leggere sempre molto attentamente gli ingredienti che compongono un determinato prodotto, perché non sempre il packaging e il nome del brand o del prodotto stesso rispecchiano le sostanze e le formulazioni del cosmetico. La manager di Natrue Francesca Morgante ha spiegato che alcuni ingredienti possono addirittura essere lavorati in modo diverso: "uno stesso ingrediente può avere processi di produzione differenti. Ma parabeni, fenossietanolo e tutto ciò che deriva dal petrolio non può dirsi naturale o bio". L'unica via d'uscita sarebbe una certificazione, che però nel campo cosmetico non è ancora stata creata. Natura però, sta lavorando sulla questione e ha creato un simbolo per identificare i prodotti realmente bio e naturali.