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Gli squilibri ormonali nelle donne: quali sono i sintomi e perché è indispensabile lo specialista

Gli ormoni sono sostanze responsabili di tantissime funzioni nel nostro organismo. Quando si alterano e si creano degli squilibri si manifestano alcuni sintomi, dalla stanchezza al cambio di umore, passando per un ingiustificato aumento o perdita di peso. Come riconoscere gli squilibri ormonali lo abbiamo chiesto alla professoressa Annamaria Colao endocrinologa dell’Università Federico II.
Intervista a Prof.ssa Annamaria Colao
Endocrinologa e direttore della sezione di Neuroendocrinologia dell'Università Federico II di Napoli
A cura di Francesca Parlato
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Quando qualcosa non va, quando siamo un po' tristi o depresse o quando vediamo che la pelle diventa grassa o c'è un aumento o una perdita di peso, diamo subito la colpa agli ormoni. Sono i primi che accusiamo davanti a un'alterazione del nostro stato di benessere psicofisico. Ma sappiamo davvero di cosa parliamo quando parliamo di ormoni? "Si tratta di sostanze che agiscono a distanza dal loro organo di produzione e sono in grado di influenzare tanti processi contemporaneamente – ha spiegato a Fanpage.it la professoressa Annamaria Colao, endocrinologa e direttore della sezione di Neuroendocrinologia dell'Università Federico II di NapoliDi solito quando si parla di ormoni si considerano soltanto quelli prodotti dalle ghiandole principali, ma in verità tutti gli organi del nostro corpo, fegato, intestino e cuore compreso, producono ormoni".

Gli ormoni multitasking

Sbaglia chi crede che un ormone abbia un'unica funzione nell'organismo: "Prendiamo ad esempio uno dei più conosciuti, l'ormone della crescita: questo viene prodotto sotto stimoli e inibizioni dall'ipofisi, sotto il controllo dell'ipotalamo e del fegato e agisce su tutte le cellule dell'organismo". Questo particolare ormone, detto anche somatotropo svolgerà un ruolo preciso durante lo sviluppo del bambino: "Fino alla pubertà quest'ormone avrà il compito di far allungare le ossa. Quando invece ovaie e testicoli inizieranno a produrre ormoni e cambieranno i tratti dell'individuo, da bambino in adulto, le ossa si saldano, non si cresce più in altezza, ma l'ormone somatotropo continuerà a funzionare andando ad agire sulla muscolatura".

Quando si verifica uno squilibrio ormonale

Può accadere però che nell'arco della vita si verifichino degli squilibri ormonali. Uno dei casi più frequenti e che colpisce cinque volte di più le donne degli uomini, riguarda un'alterazione della produzione di ormoni tiroidei. "Alterazione del tono dell'umore, sonnolenza eccessiva, tachicardia, improvviso aumento di peso o dimagrimento, difficoltà di concentrazione: possono essere sintomi di uno squilibrio degli ormoni tiroidei – spiega la professoressa Colao – In questo caso conviene fare un prelievo per verificarne il dosaggio oltre che altri esami come l'ecografia". In altri casi invece uno squilibrio di ormoni può influenzare la fertilità. "Le coppie che hanno difficoltà ad avere dei bambini dovrebbero anche loro ricorrere alle analisi del sangue con i dosaggi ormonali". E poi ci sono i problemi di peso: "Molto spesso chi prende o perde improvvisamente peso ha dei problemi legati al metabolismo e anche in questo caso gli ormoni centrano". Infine anche la pelle è in grado di mandarci segnali di uno squilibrio ormonale. "Acne, peluria in eccesso, pelle grassa o secca, capelli che cadono: sono tutte manifestazioni cutanee di un'alterazione degli ormoni. Oltre a sentire il dermatologo in questi casi sarebbe utile anche consultare un endocrinologo". Attraverso delle semplici analisi del sangue è possibile dosare quasi tutti gli ormoni e capire se c'è effettivamente uno squilibrio in atto e intervenire per correggerlo con l'aiuto di un endocrinologo. "Oggi possiamo considerarlo come una specie di moderno internista: l'endocrinologo è un medico con un approccio che potremmo definire olistico visto gli ormoni influenzano tutto l'organismo". 

Gli ormoni sono nostri alleati

Parlare di ormoni però fa sempre un po' paura. Soprattutto nell'abbinamento menopausa-terapia ormonale sostitutiva. "Dobbiamo spezzare una lancia in favore degli ormoni perché sono estremamente benefici. Ovviamente vanno dosati e interpretati da persone esperte. Molto si è detto sui rischi in merito alla possibilità di insorgenza del cancro al seno a causa della terapia ormonale sostitutiva. Ma studi completi ancora non ci sono stati: ovviamente gli estrogeni sono degli ormoni che hanno recettori sulla ghiandola mammaria e per questo a una donna con il cancro al seno o con una certa familiarità questo tipo di terapia non va proposta". L'importante è rivolgersi sempre a un esperto ed evitare il fai da te: "L'endocrinologo conosce e sa come maneggiare gli ormoni, sa come fare in modo che non siano troppi e sa come intervenire se sono troppo pochi per migliorare il benessere e la salute del paziente".

Attenzione a non alterare i bioritmi

Per prevenire gli squilibri ormonali non ci sono particolari indicazioni da seguire se non quelle che riguardano uno stile di vita corretto, mangiare sano, senza eccessi, evitare alcolici e fare sport. "È importantissimo anche mantenere il bioritmo, dormire di notte e stare svegli di giorno: potranno sembrare indicazioni banali ma il sistema endocrino quando alteriamo i nostri bioritmi si distrugge". Altrettanto importante secondo la professoressa è fare una diagnosi precoce, il gradino successivo della prevenzione: "Alle prime avvisaglie di qualche sintomo è bene informare immediatamente il medico di famiglia che eventualmente ci indicherà uno specialista. Meglio affrontare con anticipo sintomi banali e evitare di farli andare troppo avanti"

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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