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Giornata mondiale del diabete: perché è un fattore di rischio per le donne in età fertile

Il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del diabete. Il professor Agostino Consoli, presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia, ci spiega quali sono i rischi per le donne, in particolare durante l’età fertile, che soffrono di questa patologia e come prevenirla a partire da uno stile di vita sano.
Intervista a Prof. Agostino Consoli
Docente di endocrinologia all'Università di Chieti -Pescara e presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia
A cura di Francesca Parlato
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4 milioni di persone in Italia soffrono di diabete e tra queste poco meno della metà sono donne. Il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del Diabete e stando alle ultime rilevazioni in Italia il 6,7% della popolazione è diabetico. "La percentuale di donne affette da questa patologia è leggermente inferiore a quella degli uomini, si attesta intorno al 45-46% – ha spiegato a Fanpage.it il professor Agostino Consoli, docente di endocrinologia all'Università di Chieti – Pescara e presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia – Non sono né protette e né iperesposte". La maggior parte, circa il 90%, soffre di diabete mellito di tipo 2 che può insorgere con l'avanzare dell'età e a causa di diversi fattori di rischio, il restante 10% invece soffre di diabete di tipo 1, una patologia che si manifesta già durante l'infanzia o adolescenza, ed è caratterizzato dalla mancanza assoluta di insulina.

Diabete nelle donne: un fattore di rischio per la gravidanza

Il diabete nelle donne in età fertile rappresenta un fattore di rischio per due motivi differenti: il primo riguarda la gravidanza mentre il secondo riguarda l'aumento dell'esposizione a malattie cardiovascolari. "Una donna con diabete può andare incontro a maggior rischi di complicanze fetali. Ma non bisogna essere allarmisti: il rischio è maggiore ma comunque contenuto. Per questo motivo io consiglio di arrivare al concepimento nelle migliori condizioni possibili di controllo metabolico: in questo modo si riduce significativamente il rischio di complicanze per il feto". Esiste poi la possibilità che durante la gravidanza compaia il diabete gestazionale: "La gravidanza è una condizione stressogena per il metabolismo. Per questo si può manifestare in alcune donne il diabete gestazionale, che solitamente regredisce alla fine dei nove mesi. È importante però che le donne che hanno sofferto di questo tipo di diabete si tengano sotto controllo, perché ci sono maggiori possibilità nel lungo periodo di sviluppare il diabete di tipo 2″.

Diabete in età fertile e il rischio di malattie cardiovascolari

Le donne in età fertile, grazie alla produzione degli estrogeni, hanno una naturale protezione per le malattie cardiovascolari. Il diabete però ha il potere di annullare questa protezione e esporre maggiormente le donne all'insorgenza di patologie come infarto e ictus: "Durante l'età fertile la donna ha una sorta di scudo per le malattie a carico dell'apparato cardiovascolare – chiarisce il professor Consoli – Nel momento in cui compare l'iperglicemia si perde questa protezione, il diabete la elimina e espone la donna a un rischio relativo maggiore rispetto agli uomini".

Campanelli d'allarme

Il diabete è una malattia subdola che spesso non dà alcun segnale di sé. Per questo è bene, e questo vale sia per gli uomini che per le donne, avere alcune attenzioni: "Intanto bisogna partire dal peso. L'obesità è la principale compagna di viaggio del diabete di tipo 2. Poi a partire dai 40 anni, almeno ogni 2 anni è consigliabile controllare la glicemia. Anche la familiarità è un fattore di rischio: per questo motivo chi ha storie di diabetici in famiglia deve essere rigoroso con i controlli. Infine una raccomandazione per le donne: le madri che hanno partorito figli il cui peso era maggiore di 4 chili e che hanno sofferto di diabete gestazionale devono incrementare i controlli". Molte persone tendono a sottovalutare il diabete proprio per la sua assenza di sintomi: "Possiamo imparare a considerare il diabete più che una malattia come una condizione, che possiamo tenere sotto controllo. Se però ci culliamo nell'idea che non abbiamo problemi, non abbiamo fastidi di nessun genere, rischiamo di non osservare alcuni accorgimenti indispensabili all'interno del nostro stile di vita. E nel lungo periodo la glicemia potrebbe poi presentarci il conto". Il diabete infatti è pericoloso per i piccoli vasi, come quelli degli occhi, dei reni e dei nervi e per quelli più grandi come cuore, cervello e gambe. "Con il passare del tempo ci espone a un maggior rischio di complicanze oculari, renali e se colpisce le persone meno giovani anche di infarto, ictus e problemi di circolazione come la comparsa di ulcere ai piedi che possono portare anche all'amputazione". 

Come prevenire il diabete

Le raccomandazioni per prevenire il diabete sono quelle che in generale andrebbero seguite per uno stile di vita sano e non cambiano nelle donne e negli uomini: "Quando parliamo di vita sana intendiamo: non aumentare di peso, non fumare, seguire una dieta equilibrata con una presenza importante di fibre e carboidrati complessi, evitare la sedentarietà. E a proposito di sport vorrei sottolineare che non si intende iscriversi in palestra e fare ore e ore di sala pesi: va bene, anzi benissimo, anche alzarsi dalla propria scrivania in ufficio, fare qualche passo, e camminare 30 minuti al giorno, facendo la strada verso casa a passo svelto. L'importante è la regolarità: meglio un'attività moderata ma costante, che fare tre ore di tennis una volta la settimana". 

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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