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Erika Mattina de La Caserma: «Sono lesbica e non mi vergogno, non cambierei nulla di me»

Erika Mattina partecipa a La Caserma convinta di avere una marcia in più: la capacità di non mollare mai. La caparbietà mostrata bel programma è la stessa che da anni impiega per combattere l’omofobia, insieme alla sua fidanzata Martina. A Fanpage.it ha raccontato che all’inizio non è stato facile accettare la propria sessualità, ma oggi è felice perché sa di non avere nulla di cui vergognarsi.
A cura di Giusy Dente
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Erika Mattina
Erika Mattina

Erika Mattina ha 23 anni ed è una delle reclute della prima edizione de La Caserma, il reality di Rai 2 in onda da gennaio. La sua avventura televisiva è stata intrapresa per dimostrare di avere una marcia in più. A Fanpage.it ha spiegato cosa intendeva con quelle parole: «Penso che la mia marcia in più sia quella di non arrendermi mai e di portare avanti quello in cui credo. Sono abituata a lottare anche per cose che per gli altri sono scontate». Erika infatti lotta ogni giorno contro chi cerca di farla sentire diversa e lotta affinché le persone si sentano libere di essere chi sono e di amare chi vogliono. Dal 2017, anno del suo coming out, è fidanzata con Martina Tammaro: il loro amore non è stato accolto positivamente né in famiglia né dagli amici: lei stessa ci ha messo un po' per accettare la propria sessualità. Ma poi ha scelto di mettere al primo posto se stessa e la sua felicità piuttosto che i giudizi della gente e di farsi scivolare addosso gli insulti omofobi che ogni giorno si sente rivolgere.

Le perle degli omofobi

Erika Mattina e Martina Tammaro sono "le ragazze del bacio". Una loro foto, di un innocuo bacio a stampo, generò più di un anno fa una valanga di insulti a sfondo omofobico. Furono ricoperte di offese per il loro amore, che a quanto pare ancora oggi genera delle reazioni di ‘disgusto'. Le due ragazze gestiscono su Instagram una pagina (Le perle degli omofobi, diventata anche un libro) in cui raccolgono tutto ciò che viene loro detto quotidianamente. A Fanpage.it Erika ha spiegato infatti che le parole più ricorrenti sono proprio "fate schifo": «Talmente comune che ormai non ci fa più alcun effetto. Ma abbiamo sentito dirci di tutto. La più originale penso sia stata quella che dichiarava che la nostra omosessualità fosse una conseguenza all'assunzione di carne cotta. Gli insulti più fastidiosi, per me, sono quelli a sfondo sessuale…li trovo molto deprimenti e disgustosi». La coppia ha scelto l'arma dell'ironia per combattere l'omofobia: «È un'arma veramente formidabile ed efficace contro la qualsiasi. Sì, l'omofobia si può combattere esorcizzandola con l'ironia. È quello che stiamo cercando di fare da un anno e mezzo e siamo certe che qualcosa siam riuscite a trasmettere. Non ci fermeremo mai e continueremo a combattere per far valere i nostri diritti o, anche solo più semplicemente, per esistere senza subire alcun tipo di discriminazione».

Erika Mattina
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L'esperienza a La Caserma

Erika Mattina ha partecipato a La Caserma da un lato perché affascinata dal mondo militare, dall'altro perché curiosa di vedere la sua reazione in un contesto con regole così severe. L'esperienza è stata nel complesso positiva: «Ho imparato a superare i miei limiti fisici ma anche mentali. Mi porterò per sempre dietro tutte le prove fisiche fatte perché mi hanno insegnato tanto, gli insegnamenti degli istruttori e tutti i momenti belli passati con i miei compagni.  Non saprei dire se quest'esperienza mi abbia effettivamente cambiato o meno, ma una cosa posso dirla con certezza: tornassi indietro la vivrei sicuramente più serenamente». Si definisce una persona introversa e quindi anche relazionarsi con ragazzi e ragazze sconosciuti è stato una sfida. Anche se la sfida più grande è stata un'altra: «La lontananza dalla mia ragazza é stata la cosa più dura che ho dovuto affrontare».

Erika Mattina
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«Ho cercato di convincermi di essere eterosessuale»

Per Erika prendere consapevolezza della propria sessualità e fare coming out non è stato semplice, lo ricorda come uno degli scogli più grandi da superare: «Ho cercato in tutti i modi di convincermi che non fosse questa la mia natura e che io in realtà fossi eterosessuale. Una bugia dietro l'altra giustificate dell'immensa paura che nutrivo (e che non era poi così infondata), ma che sono felice di aver superato, perché essere se stessi e non nascondersi è in assoluto la cosa più bella e appagante di ‘sto mondo». Le paure di perdere alcune persone care si sono concretizzate purtroppo: «Molti amici si sono allontanati (non ho mai capito effettivamente il perché, non ho avuto modo di confrontarmi e non mi interessa più farlo) ed anche con la mia famiglia ci sono stati parecchi screzi. Avrei voluto più vicinanza e più comprensione da parte di tutti, ma non ho mollato e ho continuato a lottare. Oggi ho capito che non devo accontentare nessuno e che chi non comprende il mio orientamento sessuale e non lo accetta (come se fosse chissà cosa), semplicemente non merita di far parte della mia vita».

Erika Mattina
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«Ho trovato la mia felicità»

Oggi le cose vanno meglio, in famiglia e non solo: «Negli ultimi due mesi ho ripreso ad avere rapporti con i miei genitori (per circa 3 mesi non ci siamo parlati), in quanto si sono dimostrati dispiaciuti per quanto successo e mi hanno chiesto scusa. Sono pur sempre i miei genitori e come loro perdonano ogni nostro errore amandoci alla follia, lo stesso penso che dobbiamo fare noi, ecco perché ho chiuso un capitolo e deciso di aprirne un altro ricominciando daccapo». Ad essere migliorato è anche il rapporto con se stessa: «Oggi sono fiera di quello che sono e non cambierei nulla. Sono lesbica e non me ne vergogno minimamente. Vivo una storia d'amore invidiabile, sono serena e, finalmente, ho trovato la mia felicità».

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