Elliot Page finalmente libero di essere se stesso: ma la comunità trans è ancora discriminata
Nessuno merita di vivere una vita nell'ombra, anche se a volte il peso delle aspettative e del pregiudizio sono talmente forti da inibire al punto di nascondersi per anni. È quello che ha fatto Elliot Page. Il suo nome ora è questo, ma nella sua "vita precedente" è stato Ellen Page. Dopo il coming out del 2014, c'è stata la rivelazione di essere transgender. Elliot ha comunicato a dicembre 2020 il cambio di nome e ha espressamente richiesto di riferirsi a lui con pronomi maschili o neutri. La decisione non è stata semplice, ma è stata fatta in nome della propria felicità. Ora l'attore si sente finalmente a proprio agio col suo corpo, ma ciò che ha fatto non l'ha fatto solo per se stesso, bensì in nome di un'intera comunità.
Molto più che un cambio di sesso
Quando ha annunciato il cambio di sesso, Elliot Page sapeva a cosa stava andando incontro. A preoccuparlo era la situazione in cui vivono molti transgender, alle prese con continue cariche di odio e con minacce. Nel suo caso ha prevalso l'amore verso se stesso, ma sa benissimo che la comunità è costantemente alle prese con episodi di discriminazione e violenza. E proprio nei confronti di quella comunità lui si sentiva in dovere di essere sincero: la sua transizione l'ha vissuta quasi come un imperativo. Lo ha confidato a Oprah Winfrey, in un'intervista che sarà rilasciata venerdì 30 aprile in streaming su AppleTV, di cui è stata diffusa una breve clip contenente alcune anticipazioni. Nel trailer dell'intervista di The Oprah Conversation ha descritto il suo coming out come un dovere: "In questo momento, in cui stiamo vedendo le orribili ripercussioni nei confronti delle persone trans, in particolare i giovani trans, per me è stato davvero un imperativo farlo".
Elliot Page sostiene la comunità transgender
In un’intervista rilasciata a Vanity Fair prima della puntata con Oprah Winfrey, Elliot Page si è soffermato sulle difficoltà che quotidianamente deve affrontare la comunità trans oggi. In particolare, ha parlato dell'ostilità di certe leggi, per esempio quelle che vietano l'accesso a certe competizioni sportive o quelle relative alle cure ormonali sui minori: "Queste norme provocano i suicidi di molti giovani. Il dialogo e la retorica che circondano le persone trans sono tossici" ha detto. Lui ci ha messo molto tempo per appropriarsi della sua vera identità, anche se dentro di sé ha sempre saputo la verità: "Quando ero un bambino ero già un maschio al 100%. Sapevo di essere maschio fin da piccolissimo. Scrivevo lettere d’amore firmandomi col nome Jason. In ogni piccolo gesto della mia vita sapevo chi ero, chi sono, e chi avrei voluto essere".
L'attore è finalmente felice nel suo corpo
Elliot Page si è detto sereno al momento, felice come mai prima d'ora. La nuova consapevolezza di sé e il sentirsi finalmente a proprio agio, lo hanno reso anche più creativo dal punto di vista professionale: "Ho molta più energia rispetto al tempo in cui mi sentivo a disagio, in cui controllavo costantemente il mio corpo, in cui non stavo bene. Mi sento più sicuro, presente, connesso alla verità del momento". Ci è voluto tempo, ma alla fine lui ha scelto la strada della verità e dell'accettazione, senza cedere al ricatto dei condizionamenti esterni. La sua storia potrebbe essere un faro, per coloro che invece ancora non sono riusciti a liberarsi della paura e della vergogna. Ma potrebbe anche portare a un'attenzione più ampia la questione dei diritti dei transessuali, nel mondo ancora troppo spesso calpestati.