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Elliot Page difende la comunità transgender e non binaria: chiede a Netflix più inclusività

“Sono dalla parte dei dipendenti trans, non binari e BIPOC di Netflix che combattono per maggiori e migliori storie trans e per un posto di lavoro più inclusivo”: così si è espresso Elliot Page. L’attore si è unito alla battaglia di questi giorni, con cui si sta chiedendo alla popolare piattaforma streaming maggiore rispetto.
A cura di Giusy Dente
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Elliot Page (Getty)
Elliot Page (Getty)

Anche Elliot Page sta dalla parte della comunità trans, non binaria e BIPOC (black, indigenous and people of color). L’attore si è espresso sui suoi social aderendo a una battaglia che va avanti da giorni e in cui si è sentito chiaramente chiamato in causa. Il 34enne, infatti, è un attivista e sostiene i diritti della comunità di cui fa parte ufficialmente da circa un anno. Nel dicembre 2020 infatti ha fatto coming out e ha reso noto, con un messaggio pubblicato su Twitter, di essere transgender. In quell’occasione ha anche specificato di riconoscersi nei pronomi maschili o neutri, chiedendo dunque di riferirsi a lui unicamente in questo modo, dimenticando il vecchio nome di battesimo. Da allora la sua vita è radicalmente cambiata e ha potuto contare sull'appoggio dei suoi fan, che lo hanno sostenuto in un viaggio essenziale per essere felice e in pace. Era diventato quasi un dovere, non solo verso se stesso, ma anche verso un'intera comunità ancora troppo spesso discriminata. Oggi è finalmente a proprio agio nel suo corpo e si è anche sottoposto alla mastectomia, così da rispecchiarsi finalmente nel suo corpo, così tanto odiato per anni. E proprio per quella comunità si batte affinché ne vengano riconosciuti i diritti, in nome dell'uguaglianza e dell'inclusività.

Cosa succede a Netflix

Elliot Page ha scritto su Twitter: "Sono dalla parte dei dipendenti trans, non binari e BIPOC di Netflix che combattono per maggiori e migliori storie trans e per un posto di lavoro più inclusivo". Perché questo Tweet? Facciamo un passo indietro. Tutto è cominciato con la distribuzione, sulla piattaforma, di uno special del comico Dave Chappelle dal titolo The Closer. Nello show l'attore fa dei commenti sulla comunità trans che sono stati fortemente criticati. Una dipendente di Netflix, Terra Field, ha esternato la sua indignazione per quei contenuti, rei di danneggiare la comunità. Per tutta risposta è stata sospesa dall'azienda e poi reintegrata; Netflix ha comunque ricondotto la procedura disciplinare a motivi estranei alla vicenda Chappelle.

Elliot Page (Getty)
Elliot Page (Getty)

Elliot Page sta con la comunità transgender

La polemica va avanti da giorni e tanti attori si stanno facendo sentire, per dare piena solidarietà a tutti coloro che si sono sentiti feriti o che non si sentono rappresentati in modo adeguato. Tra questi attori c'è anche Elliot Page appunto, che si è schierato con i dipendenti della nota piattaforma streaming e non solo: la difesa è verso tutta la comunità transgender e non binaria, verso tutte le minoranze che si sentono discriminate. Ne è nato anche un hashtag, lanciato dalla giornalista e attivista Ashley Marie Preston: #NetflixWalkout. Page è professionalmente legato a Netflix: è nel cast di Umbrella Academy. Come lui, tantissimi altri attori che ugualmente in questi giorni si stanno facendo sentire: Sara Ramirez di Grey's Anatomy, Dan Levy di Schitt's Creek, Angelica Ross di American Horror Story. Tutti vogliono che ci sia sempre meno spazio per contenuti dannosi, che incitano all'omofobia e che danno una rappresentazione distorta e non adeguata della comunità. Chiedono invece più supporto e più inclusione, contro ogni forma di transfobia.

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