Dopo l’imitazione di Melania Trump, Gigi Hadid si scusa con una lettera
Domenica sera, si sono tenuti a Los Angeles gli American Music Awards e a co-condurli è stata Gigi Hadid, che ha saputo distinguersi per eleganza e bellezza grazie ai 5 look glamour sfoggiati sul palco. A far parlare è stata soprattutto la sua imitazione della nuova First Lady, Melania Trump.
Il video ironico in cui la modella mette in mostra tutta la sua simpatia, riproducendo alla perfezione l'accento e le espressioni della moglie di Trump, ha fatto il giro del web, scatenando però moltissime polemiche. "Amo mio marito, il presidente Barack Obama, e i nostri figli, Sasha e Malia", è la frase che ha fatto più discutere, visto che la Hadid ha chiaramente preso in giro il discorso fatto da Melania alla convention dei Repubblicani della scorsa estate, praticamente identico a quello che Michelle Obama ha tenuto nel 2008 alla convention dei Democratici.
Le critiche che la top model ha ricevuto sui social sono state così cattive e aggressive che l'hanno spinta a scrivere un messaggio di scuse. Sul suo profilo Twitter, ha condiviso una foto di un foglio con su scritto a mano:
Sono onorata di aver presentato gli AMA domenica scorsa e di aver lavorato con i migliori sceneggiatori del mondo. Non ho rimosso e cambiato niente nel testo e, che si creda o no, è stato fatto tutto con l'intento di divertire e senza cattiveria. Anche io sono stata al centro della satira trasmessa sulla tv nazionale, che ha preso in giro i miei comportamenti, e sono riuscita a trovare il lato divertente. Credo che Melania capisca lo show business e il modo in cui gli spettacoli sono fatti e scritti. Chiedo scusa a chiunque io abbia offeso, e faccio i migliori auguri per il nostro paese.
Insomma, Gigi Hadid è stata costretta a scusarsi pubblicamente, anche se il testo che ha pronunciato sul palco era stato ideato da appositi sceneggiatori, il cui obiettivo era semplicemente creare un siparietto comico. Chissà se ora gli utenti del web la accuseranno ancora di essere razzista e fuori luogo.