Donne che si fanno valere nello sport: nel 2020 nuovi traguardi e prime volte
Il 2020 è stato un anno significativo dal punto di vista dell’apertura alle donne nel mondo sportivo; è stato l’anno delle prime volte ma anche di importanti traguardi raggiunti. Tante storie hanno confermato la tendenza a dare maggiore spazio e maggiore considerazione alle donne anche in settori che un tempo si pensavano potessero essere unicamente maschili (come l'arbitraggio per esempio). E che in effetti sono stati così fino a poco tempo fa e che ancora vedono, dal punto di vista numerico, poche donne, soprattutto nelle posizioni di maggiore rilievo. Ma le cose stanno finalmente cambiando, come ci dimostrano questi 12 mesi che ci stiamo lasciando alle spalle, che non verranno ricordati solo come i mesi della pandemia, ma anche quelli dei diritti acquisiti dalle sportive.
Dall’arbitro all’allenatore: le donne possono fare tutto
In Italia la serie A non ha arbitri donna, solo guardalinee e difatti la storia di Stephanie Frappart si spera che possa dare un segnale anche nel nostro Paese e fare da esempio. L’arbitro, che già nel 2019 era scesa in campo col fischietto per la finale di Supercoppa tra Chelsea e Liverpool, è stata anche scelta per un match di UEFA, la partita Juventus-Dinamo Kiev del 2 dicembre. La Frappart è entrata nella storia come il primo arbitro donna nella competizione maschile di più alto livello europeo e ha dato una speranza alle altre donne che stanno facendo carriera nell’arbitraggio e che sanno, adesso, che c’è posto in alto anche per loro. Non mancano infatti nomi italiani su cui sono puntati i fari e che potrebbero finalmente arrivare a match importanti, come Maria Sole Ferrieri Caputi, Maria Marotta, Valentina Finzi, Stefania Menicucci. Ma una storia positiva arriva anche dal calcio professionistico maschile italiano ed è la storia di Patrizia Panico, unica donna nello staff delle sette nazionali maschili di calcio. A tutti gli effetti, è la donna che ricopre la carica più alta, visto che è vice allenatrice dell’Under 21 maschile e allenatrice dell’Under 15.
Donne ai vertici
Sara Gama, già leader della Nazionale e della Juventus, è la prima donna a ricoprire la carica di vicepresidente dell'Assocalciatori, il sindacato del pallone. E il 2021 potrebbe essere l’anno rivoluzionario al Coni dove Antonella Bellutti si è candidata alla presidenza. Il Comitato Olimpico dal 1914, anno della sua fondazione, a oggi non ha mai avuto una Presidente. L’ex ciclista nonché oro olimpico e preparatrice atletica, è già stata membro della Giunta nazionale del Coni e componente della Commissione per le Pari Opportunità nello sport e della Commissione ministeriale antidoping. Come spiegato in conferenza stampa, la sua candidatura è stata fatta in qualità di atleta, di donna, di difensore dei diritti degli atleti diversamente abili e di rappresentante della comunità LGBT+, proprio per dare allo sport un’impronta davvero inclusiva e tollerante.