video suggerito
video suggerito

Donatella Versace, le scuse: “Non ho voluto mancare di rispetto alla sovranità Nazionale della Cina”

La casa di moda Versace è finita nell’occhio del ciclone in Cina a causa di una T-shirt giudicata offensiva in quanto “non rispetta la sovranità Nazionale della Cina”. Donatella Versace ha voluto porgere le proprie scuse personalmente con un post su Instagram.
A cura di Marco Casola
53 CONDIVISIONI
Immagine

La Maison Versace è finita nell'occhio del ciclone per colpa di una T-shirt del costo di 380 dollari che ha creato grande scalpore in Cina. Sui social sono state diffuse immagini di una maglietta griffata Versace, sul cui retro sono stampati i nomi di alcune grandi città di tutto il mondo, da Milano a New York, da Londra a Rio de Janeiro, al fianco di ogni città la nazione di appartenenza. Fin qui nulla di strano. A dare il via alla polemica è stato il fatto che Macao e Hong Kong sulla T-Shirt sono indicate come città appartenenti a stati indipendenti e non alla Cina. Dunque la dicitura stampata sul cotone appare come "Hong Kong – HONG KONG" e "Macau – MACAO". Attraverso post degli utenti su Weibo, il social network più diffuso in Cina, e alcuni giornali locali Versace é stata accusata di attentare all’integrità nazionale della Cina, indicando città come Macao e Hong Kong indipendenti mentre alla fine degli anni '90 quelle che erano ex colonie europee erano tornate alla Cina. Dopo che le immagini della shirt sono iniziate a circolare migliaia di utenti su Weibo le hanno condivise e l'attrice cinese Yang Mi ha voluto interrompere tutte le sue collaborazioni con il marchio Versace.

Immagine

Immediata la risposta della Maison che si è subito scusata per l'errore. A metterci la faccia è stata Donatella Versace, non c'è stato dunque un comunicato dell'ufficio stampa ma un messaggio pubblicato sull'account ufficiale di Donatella Versace, che è stato poi rilanciato dall'account ufficiale del brand di moda. La stilista ha pubblicato una sua foto in primo piano, accompagnata dalle scuse: "Mi dispiace profondamente per lo sfortunato errore che è stato fatto di recente dalla nostra azienda e di cui attualmente si parla su vari social media. Non ho mai voluto mancare di rispetto alla sovranità Nazionale della Cina ed è per questo che ho voluto chiedere personalmente scusa per tale imprecisione e per ogni problema causato".

L'azienda ha ritirato a fine luglio le magliette incriminate dal mercato e ha comunicato di averle distrutte tentando di risolvere il problema. Sul profilo Instagram del marchio è stato ripostato il messaggio di Donatella Versace, con le foto delle scuse firmate della stilista in inglese e in cinese. Ad accompagnare gli scatti una nota dell'azienda in cui si legge : "La società si scusa per il design del suo prodotto e comunica il ritiro dal mercato delle magliette già iniziato a luglio. Il marchio ammette le proprie responsabilità e sta cercando le azioni per migliorare il modo in cui operare quotidianamente per essere sempre più coscienzioso e consapevole".

Non è la prima volta che una casa di moda italiana finisce al centro delle polemiche in Cina per errori o scelte legate a capi o a campagne adv. Recentemente gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno avuto non pochi problemi per uno spot considerato offensivo lanciato in Cina in occasione della sfilata di Alta Moda del marchio organizzata a Shanghai. Negli spot una ragazza veniva presa in giro con doppi sensi da una voce fuori campo perché non riusciva a prendere con le bacchette un classico cannolo siciliano. Lo spot fece infuriare il pubblico e la sfilata fu annullata comportando una serie di gravi danni anche economici al marchio del duo di stilisti.

53 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views