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Dimmi come tieni in mano lo smartphone e ti dirò chi sei: cosa dice di noi il modo di scrivere messaggi

L’esperta di linguaggio del corpo Hillie Marshall ha attribuito ai diversi modi di impugnare lo smartphone per scrivere messaggi delle diverse personalità. Per esempio: chi usa entrambi i pollici non vuole perdere tempo, chi preferisce le note vocali ha una coscienza sociale molto sviluppata.
A cura di Giusy Dente
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È una sorta di estensione del nostro braccio: che sia sul tram o in attesa alle Poste, lo smartphone è perennemente nella nostra mano, pronto per essere usato per scrivere un messaggio o controllare velocemente le e-mail. Probabilmente non riusciremmo a stare neppure un giorno senza, abituati come siamo a vivere le nostre vite perennemente connessi. Ma attenzione, perché ognuno ha il suo modo di impugnare lo smartphone e a ogni diversa modalità corrisponde una diversa personalità. Ecco perché aguzzando la vista possiamo immediatamente capire chi abbiamo di fronte, come ha spiegato al Daily Mail l’esperta di linguaggio corporale Hillie Marshall.

Il modo di scrivere dipende dalla personalità

C’è chi lo tiene con due mani e chi con una, chi preferisce dilungarsi in lunghi messaggi testuali e chi invece si esprime con le note vocali, chi scrive con due pollici e chi con uno, chi usa anche l'indice e chi no. Tutto questo ha poco a che vedere col caso secondo Hillie Marshall. L’esperta di linguaggio del corpo ha attribuito alla miriade di modi esistenti per utilizzare lo smartphone per scrivere, dei diversi significati. Tutti hanno a che fare con la personalità più profonda delle persone, col loro modo di essere, con ciò che magari inconsciamente vorrebbero trasmettere (o viceversa che vorrebbero nascondere).

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Con uno o due pollici? Con o senza indice?

Secondo Hillie Marshall le persone che tengono il telefono con entrambe le mani e scrivono con due pollici sono persone assertive. Il loro gesto indica che sono capaci di farsi valere, che non hanno tempo da perdere. Solitamente si tratta di lavoratori impiegati in settori altamente competitivi e dove c’è bisogno di avere sotto controllo più fronti contemporaneamente. Insomma persone multitasking, abituate a destreggiarsi senza farsi intralciare da nulla sulla loro tabella di marcia. Le cose cambiano per chi invece tiene il telefono con entrambe le mani e usa un solo pollice per scrivere: si tratta in questo caso di persone disciplinate e posate, caute, metodiche nel loro approccio alla vita. La loro attenzione ai dettagli è elevata: sono razionali, astuti e affidabili, gli amici ideali a cui chiedere dei buoni consigli.

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Coloro che tengono il telefono in una sola mano e scrivono col pollice della stessa sono persone fiduciose, sicure e spensierate; non hanno paura a correre dei rischi pur di ottenere ciò che vogliono, per questo a volte si comportano in modo avventato. Questo buttarsi a capofitto nelle cose può diventare fonte di guai, ma dall’altro lato garantisce loro una vita piuttosto movimentata, imprevedibile e in cui non ci si annoia mai. Viceversa, l'abitudine di tenere il telefono con una mano e usare l'indice dell'altra per scrivere è gettonata tra le persone più anziane. Tendenzialmente a prescindere dall'età si tratta comunque di persone mature, sagge, gentili, intelligenti, intuitive e mai scontate. Sono individui a cui non importa molto delle critiche e del giudizio altrui.

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Cosa dicono di noi le note vocali?

Abbiamo tutti quell’amico che si dilunga in minuti e minuti di note vocali e quello che invece preferisce un secco monosillabo, senza sprecare troppa parole. Secondo l’esperta le persone che ai testi preferiscono gli audio hanno coscienza sociale molto sviluppata e sono probabilmente molto impegnate nell’aiutare il prossimo, nel combattere le ingiustizie e le disuguaglianze; sono individui responsabili e che tendono a preoccuparsi molto. Insomma, a quanto pare lo smartphone dice di noi molto più di quanto vorremmo!

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