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Come esporsi al sole senza rischi: le regole e gli errori da evitare

Il sole è un alleato della salute ma quando ci esponiamo senza protezioni e filtri solari può rivelarsi un pericoloso nemico. La professoressa Gabriella Fabbrocini, dermatologa, spiega a cosa fare attenzione, come scegliere la crema giusta e come fare per avere una pelle bella, sana e abbronzata.
Intervista a Prof.ssa Gabriella Fabbrocini
Direttrice della Clinica dermatologica dell'Università Federico II di Napoli
A cura di Francesca Parlato
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Quando si tratta di sole le precauzioni non sono mai troppe. Scottature e eritemi in vacanza sono all'ordine del giorno, ma non si tratta degli incidenti di percorso più gravi a cui possiamo andare incontro se ci esponiamo al sole in maniera scorretta. I raggi solari, in particolare i raggi UVA e UVB, riescono infatti a superare il primo strato della pelle, l'epidermide, ed arrivare al derma, mettendo a rischio la nostra salute: sappiamo infatti che una cattiva e prolungata esposizione può aumentare le possibilità di contrarre melanoma e carcinomi della pelle. Vero è che il sole è anche una grande fonte di benefici: è un attivatore di vitamina D, essenziale per la salute delle nostre ossa, migliora il nostro umore e gli scambi cellulari, può avere un effetto positivo sull'andamento di alcune patologie della pelle e poi, diciamolo chiaramente, un po' di abbronzatura non guasta mai. L'importante è sempre trovare la giusta mediazione e seguire alcuni accorgimenti, come quelli indicati nelle linee guida del Ministero della Salute. "Prima di esporci al sole dobbiamo innanzitutto inquadrare il nostro fototipo" ha spiegato a Fanpage.it la professoressa Gabriella Fabbrocini, direttrice della Clinica dermatologica dell'Università Federico II di Napoli. Il fototipo indica la quantità e la qualità di melanina presente nel nostro organismo in condizioni normali. "Chi ha un fototipo particolarmente chiaro, pelle chiara, occhi chiari, lentiggini, è un soggetto a rischio e per questo dovrà stare molto attento nella scelta della protezione solare". 25, 30, 50 anche se siamo abituati a pensare alle creme protettive a seconda del numero stampato sulla confezione, oggi si parla con più frequenza di fasce di protezione. "Fascia bassa, media o alta. Tornando al nostro fototipo chiaro, in quel caso si consiglia una fascia alta, per intenderci anche superiore a 50. La media va dai 30 ai 50, bassa invece è sotto i 20. Anziani e bambini, a prescindere dal fototipo, sicuramente si devono proteggere con una crema di fascia alta". La crema di fascia alta non dovrà essere applicata per tutta la durata della vacanza: "Si può andare a scalare. Cominciare con un fattore alto e man mano che la cute inizia a produrre melanina (la responsabile del nostro colorito) e acido urocanico e si attiva la produzione di cheratinociti che causano un ispessimento della cute, avremo dei fattori di protezione dai raggi ultravioletti naturali e possiamo utilizzare delle creme di fascia più bassa. In modo da scongiurare le scottature". Ma oltre alla fascia di protezione è importante, quando si sceglie una crema solare, far caso anche alla texture: "È importante che questi prodotti siano quanto più possibile aderenti alla superficie cutanea e poco eliminabili dall’acqua". La crema infatti, soprattutto se non è waterproof, va applicata con una certa frequenza, specialmente per determinati soggetti come i bambini, che entrano e escono dal mare, oppure gli sportivi che passano lunghe ore in acqua. "Lo stesso ragionamento vale anche per gli anziani, che magari hanno anche pochi capelli e la cute già piuttosto danneggiata. Per loro oltre le creme si consiglia di utilizzare anche maglie e cappelli". E a proposito di bambini attenzione ad alcune parti del corpo su cui si scorda di applicare la crema: "Ricordiamo di proteggere anche il collo, una zona spesso dimenticata". Molto importante, soprattutto per chi è soggetto ad herpes e eritemi, è anche tutta la fase precedente l'esposizione al sole: "Chi soffre di herpes – consiglia la professoressa Fabbrocini – può fare dei cicli di vitamina B12, mentre per le persone che al primo sole si ritrovano con gli eritemi ci sono degli integratori in grado di creare un primo strato di difesa naturale, conferendo così una maggior protezione alla pelle". Se proprio non si è seguito nessuno di questi consigli e ci si ritrova con una scottatura proprio sul naso o sul petto, è bene stare attenti a cosa utilizzare per lenire il bruciore: "La prima cosa da fare è abbassare la temperatura: ma attenzione niente ghiaccio. Utilizziamo dell'acqua fredda. Poi possiamo applicare dei ceramidi e dell'acido ialuronico. Molto rinfrescanti anche le acque termali". Infine non dimentichiamo, dopo una giornata di sole, di idratare la pelle: "È fondamentale reinstarurare il film idrolipidico che è stato sottoposto a uno stress. L'idratazione è importante quanto la protezione". E poi le ultime tre raccomandazioni della professoressa Fabbrocini: "Niente profumi prima di esporsi al sole, portare sempre una pillola di cortisone nel proprio bagaglio e evitare di indossare indumenti neri o colorati che attirano il sole, meglio vestiti di colore bianco o beige". 

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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