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Code e ressa per un paio di Nike, ecco cosa è successo e come si alimenta il fenomeno del reselling

Nelle ultime ore a Milano ci sono stati terribili disordini fuori al negozio NikeLab ST 18, all’angolo tra via Statuto e via della Moscova. In centinaia si sono accalcati per accaparrarsi le Air Max 90 prodotte in limited edition e vendute a 160 euro. La cosa che in pochi sanno è che molti di loro rivenderanno le sneakers a prezzi maggiorati, alimentando il fenomeno del reselling.
A cura di Valeria Paglionico
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Nelle ultime ore a Milano si è verificato qualcosa di incredibile, centinaia di persone si sono messe in fila fin dalla notte davanti al negozio NikeLab ST 18, all'angolo tra via Statuto e via della Moscova. L'obiettivo? Accaparrarsi le Air Max 90 prodotte in limited edition e vendute a 160 euro. A dispetto di quanto si possa pensare, però, questi clienti non sono tutti appassionati di moda, in molti hanno voluto semplicemente acquistare le sneakers per poi rivendere su Internet a prezzi "gonfiati", facendo leva sul fatto che il brand sportivo non produrrà più modelli identici e alimentando il fenomeno del reselling.

Le Air Max 90 vanno a ruba a Milano

Nike ha prodotto una collezione in limited edition di Air Max 90 e, fin dalla notte precedente all'apertura delle vendite, in molti si sono appostati fuori il negozio milanese NikeLab ST18, che si trova all'angolo tra via Statuto e via della Moscova, solo per accaparrarsi un paio di sneakers firmate, vendute al prezzo di 160 euro. Ad aver fatto scalpore è il fatto che le persone presenti erano così tante che le forze dell'ordine sono state costrette a intervenire con blindati e volanti per sedare la ressa, gli spintoni e le urla. Alcuni si sono arrampicati sulla parete del negozio, altri hanno cominciato a lanciare bottiglie di vetro, a fare dei "poghi" e addirittura uno dei presenti è stato portato via in ambulanza a causa di un malore. I clienti in fila erano tutti fashion addicted che desideravano a tutti i costi il nuovo modello di sneakers? Niente affatto, nella maggior parte dei casi si trattava di stranieri che, una volta acquistato il prodotto, lo avrebbero rivenduto su Internet o direttamente in strada a prezzi maggiorati. Questo fenomeno viene chiamato "reselling" e sta diventando sempre più diffuso, tanto che è diventato quasi impossibile accaparrarsi un prodotto griffato in limited edition.

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Cos'è il reselling?

Sono sempre di più i brand di moda che propongono delle collezioni in edizioni limitate prodotte in pochi pezzi e messe in vendita solo per alcuni giorni e, una volta che hanno registrato il tutto esaurito, è impossibile trovarle sia nei negozi che sui siti ufficiali. In molti ne approfittano e non possono fare a meno di alimentare il fenomeno del "reselling", rivendendo gli abiti, gli accessori o le scarpe della limited edition a prezzi esorbitanti, facendo leva sul fatto che quel prodotto era diventato un vero e proprio "oggetto del desiderio". Il reselling è nato nel mondo delle sneakers e si è diffuso in tutto il fashion system, dove la domanda del pubblico risulta essere maggiore rispetto alla disponibilità limitata. Sono molti, dunque, quelli che, servendosi delle vendite online, acquistano i prodotti delle capsule collection esclusive, facendo registrare il sold-out in pochi minuti e rivendendoli a prezzi più elevati a tutti gli altri clienti che non hanno altro modo di mettere le mani su quell'oggetto, quell'abito o quell'accessorio tanto agognato. Il fenomeno del reselling è diventato così diffuso sul web che sono nati store online come KLEKT, grailedStockX, che presto aprirà anche un negozio fisico in Europa, dedicati proprio a quelli che vogliono rimettere in vendita dei prodotti che non si trovano più sul mercato. Insomma, comprare e rivendere è diventato molto più semplice di un e-commerce ed è proprio grazie ai "guadagni facili" che ne conseguono che è diventato tanto praticato.

Da Supreme a Off-White: i brand più rivenduti online

Oltre al brand Nike, esistono anche altri marchi diventati spesso protagonisti del reselling. Si tratta di Supreme, Yeezy, Off-White, che hanno tutti un forte legame con le sottoculture, tanto che i loro prodotti sono diventati iconici e capaci di identificare un preciso gruppo sociale. Non sembra assurdo, dunque, che alcune persone siano disposte a sborsare cifre esorbitanti pur di realizzare il loro sogno di entrare in un gruppo "privilegiato". Nel corso degli anni se ne sono viste davvero di tutti i colori in questo campo: tre anni fa una Nike Air MAG è stata venduta a 15.000 euro, una Jordan 1 Off-White Chicago a 1.700 euro, un'Adidas Originals YEEZY Boost 700 a 500 euro. Addirittura una cosa simile è successa anche con le felpe regalate da Fedez con il suo album "Paranoid Android". Erano andate in sol-out e alcuni utenti hanno pensato bene di metterne alcune all'asta su eBay, facendogli raggiungere cifre superiori ai 12.000 euro. Insomma, è chiaro che il fenomeno del reselling sta diventando sempre più diffuso e, se da un lato permette a molte persone di realizzare i loro desideri, dall'altro è diventato un espediente per raggiungere facili guadagni. Non sarebbe forse arrivato il momento di pensare a un mercato regolamentato dalla legge?

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